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EMERGENZE AMBIENTALI.C’E’ CHI PENSA CHE LO SVILUPPO SIA SINONIMO DI CEMENTO ED AVVIA I CONDONI MASCHERATI.(un mio articolo su Linkabile del 18-11-2014)

“O pesce fete dà capa”: la politica ai vari livelli istituzionali, dal 1985 perdona il cemento selvaggio, lo tollera, lo incentiva. Dal 1985 ci sono stati condoni per tutti: due milioni di richieste accolte. Secondo i calcoli di Legambiente i Governi hanno provato 22 volte ad aiutare “i piccoli e grandi furbi”,l’ultima volta nel 2014,con il decreto Falanga,da Ciro Falanga,senatore di Forza Italia di Torre Annunziata. Ci sono stati e ci saranno “legge blocca ruspe”, “legge virus”, “cavallo di Troia”, “condono mascherato” o “colpo di spugna”, codici o codicilli in leggi o decreti legge.
E poi c’è stato il cattivo uso del territorio da parte delle Regioni,anche se non tutte le Regioni sono uguali.
Che SCANDALO:le spese delle Regioni alla voce Ambiente è di 1,1 miliardi, come i costi delle giunte e dei Presidenti! Ecco perchè ci lascia interdetti lo scaricabarile tra Governo centrale e Regioni. In alcune Regioni si è costruito troppo, c’è stata poca prevenzione, non si è cambiato passo,al Nord si è pensato che lo sviluppo fosse sinonimo di cemento.E quello che è peggio lo continuano a pensare! “Ognuno è padrone a casa sua, sentenziava il corsaro Berlusconi.E questo motto è stato applicato nel modo più devastante.
La Campania è ad elevato rischio idreogeologico: censite 24mila frane e rischio disastro in centinaia di comuni.Andrebbero messi in sicurezza scuole ed ospedali. Anche in Campania, come è avvenuto in Liguria, nelle sistemazioni degli argini straripati i ricorsi amministrativi di ditte e amministrazioni, rischiano di far perdere i finanziamenti europei e di portare lutti e tragedie, evitabili. Fare politiche ambientali e costruire nuove opere non sono due cose in conflitto. Sono complementari se si ha anche il coraggio di ripensare, radicalmente, lo Sblocca Italia di Maurizio Lupi. Certo il titolo V ha esasperato i conflitti di programmazione ed ha ampliato i poteri di veto delle Regioni.
Questo non è il momento di pensare al passato, ma sugli errori del passato pensare al futuro e “fare argine” tutti insieme sul presente.E’ l’ora del fare e della prevenzione.

E’ da irresponsabili lo scaricabarile, la sicurezza prima di tutto, la vita delle persone prima di tutto. E qui da noi la natura potrebbe scatenarsi anche con terremoti, inondazioni ed eruzioni.

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