Emilio Di Marzio, portavoce del Presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca, è stato ospite della trasmissione di Samuele Ciambriello “Dentro i fatti”.
Di Marzio è stato intervistato, nel corso della trasmissione, da Samuele Ciambriello e dal giornalista Stefano Albamonte.
Emilio Di Marzio.La Sua analisi dei primi mesi del governo De Luca. Luci ed ombre.
Per la prima volta, dopo circa venti anni, ci troviamo di fronte ad un’inversione di tendenza straordinaria sui temi ambientali: penso alle ecoballe e alla risoluzione definitiva grazie anche all’opera di convincimento che il presidente De Luca ha realizzato presso il Governo Renzi. 500 milioni di euro che nei prossimi tre anni a cominciare dai primi 150, nella Legge di Stabilità, saranno destinati alla Campania e forse già dai prossimi mesi ci saranno i primi camion che svuoteranno i siti di stoccaggio dalle ecoballe che per venti anni si sono accumulate.
Una giunta che sembra incompleta: non c’è un assessore ai traporti, all’agricoltura, alla sanità. Probabilmente qualcosa prima di Natale andrà registrato…
Io non sono così convinto di questo. Il presidente De Luca copre deleghe importanti e credo che questi primi tre mesi abbiano già dimostrato il suo carattere efficientista e la sua determinazione. Se e quando vorrà mettere mano a dei singoli aggiustamenti o integrazioni, sarà sua scelta ma credo che allo stato questi primi tre mesi segnino un’inversione di tendenza radicale.
Registrano un inizio di inversione di tendenza. Alcuni dicono che sulla questione dei trasporti, De Luca si sarebbe accorto in ritardo dell’immane situazione debitoria campana. Quali saranno le prossime iniziative in merito a questo tema?
In cinque anni, con l’amministrazione Caldoro, i fondi per il trasporto sono diminuiti da 292 milioni a 105 milioni di euro. La situazione debitoria di alcune aziende come l’EAV è esplosa. Ciononostante il presidente De Luca ha immaginato che, seppur in un momento di ristrettezze, si possono immaginare 600 milioni di euro di investimenti: 540 solo sui materiali al fine di rendere il sistema efficiente.
Un commento sui dati Istat del Mezzogiorno. SI può fare qualcosa in più per il mezzogiorno con la Legge di Stabilità.
La questione Meridionale non è più all’ordine del giorno dei governi degli ultimi venti anni. Questo governo su alcuni fronti inizia a dare segnali, però bisogna rendere nazionale il tema della questione meridionale e questo è un tema che vede il Pd parzialmente afono.
Finalmente parte la Napoli-Bari. Sapere che le ferrovie dello stato investono appena il 4% nelle infrastrutture da Roma in giù è un segnale negativo…
E’ inaccettabile. Questo tema è stato trattato dal presidente De Luca in direzione nazionale del Pd convocata a Luglio da Matteo Renzi. De Luca ha parlato proprio della spesa infrastrutturale che alcune grandi società pubbliche o para-pubbliche limitano sensibilmente nell’area mediterranea e Meridionale del Paese. C’è bisogno di un cambio di tendenza attraverso il dialogo tra presidenti delle regioni del Sud e il Ministro delle Infrastrutture Delrio.
Un commento sulle Primarie.
Lo statuto ci dice che c’è la possibilità di provare a verificare se le forze del partito sono in grado di individuare una personalità unitaria e vincente. In alternativa ci sono le Elezioni primarie.