Tatuarsi la pelle, tempi fa, veniva considerata un hobby per ragazze ma oggi non è più così: le mode sono cambiate, le libertà sono più sconfinate e così come ora anche chi ha superato gli anta decide di farsi un tatuaggio. Al diavolo gli stereotipi. E la primavera è tempo in cui ci si tatua, in cui questa moda dilaga.Claudia Ducalia, tatuatrice rinomata e pittrice affermata, dichiara in merito a questa moda che: “Le donne mature accompagnano le figlie in laboratorio e con l’occasione scelgono un disegno anche per loro stesse. Ma ci sono anche molte nonne che si fanno tatuare le iniziali dei nipoti o delle figlie. Si tratta di piccoli camei dedicati alla famiglia. Anche i padri si lasciano tentare per la prima volta accompagnando i figli minorenni che chiedono un tattoo ma sta aumentando in modo esponenziale soprattutto la richiesta da parte del pubblico femminile che ha superato i 50 anni di età di tattoo simbolici e narrativi importanti, fatti anche in aree estese del corpo, e che spesso sono il frutto di studi e ricerche da parte delle signore che li richiedono. Li scelgono con cura partendo anche dalle loro passioni personali e arrivano preparate in studio. Quindi puntano a disegni di cultura celtica, come il martello di Thor e altri temi vichinghi che simboleggiano la forza, la potenza e l’energia. Oppure fanno riferimento all’egittologia e alle figure feline e ai gatti e all’ornitologia”. Ma è anche cambiata la zona del corpo in cui si preferisce farsi disegnare, infatti spiega Ducalia: “Siamo passati dalle aree nascoste come l’area posteriore del collo coperta dai capelli o le scapole alle braccia e agli avambracci. I disegni ora si devono vedere, le donne si sentono libere di fare quel che vogliono”. In quanto alle forme da farsi disegnare , sono cambiati i tempi, infatti le richieste di farfalline alla Belen sono fuori moda, stesso discorso anche per i disegni tribali e ideogrammi cinesi e giapponesi che andavano per la maggiore negli anni passati, così come il fantomatico simbolo dell’infinito.
