Con le temperature asfissianti degli ultimi giorni, è salito in Lombardia anche il livello dell’ozono che in molti casi ha superato la soglia di preoccupazione in alcuni, anche la soglia di allarme, ovvero i 240 microgrammi per metro cubo.
A seguito del grande caldo degli ultimi giorni, i consumi di elettricità sono saliti sopra i 55.000 Mw ora, un livello superiore alle previsioni ma comunque molto lontano dal picco storico fatto segnare nel luglio 2015, di circa 60.500 Megawatt.
La soglia della concentrazione massima di ozono è stata superata anche a Montemonaco di Ascoli Piceno, nel cuore dei Monti Sibillini infatti rende noto la Regione Marche in una nota: ”l’Arpam ha comunicato che nella stazione di monitoraggio della qualità dell’aria di Ascoli Montemonaco il giorno 2 agosto è stata registrata, per l’ozono, la concentrazione oraria di 205 microgrammi al metro cubo, alle ore 16, un valore superiore alla soglia di 180 microgrammi al metro cubo che rende obbligatorio informare la popolazione”.
Bollino rosso fino a domenica 5 agosto nelle stalle marchigiane, con il caldo che aumenterà lo stress per gli animali e porterà un ulteriore calo di produzione di latte e formaggi. A lanciare l’allarme è la Coldiretti regionale sulla base dei dati Ucea. Continua a diminuire anche la produzione di latte (-30%), mentre il caldo assedia anche gli ovili, dove il crollo è addirittura del 50%, con i pastori che sono stati costretti a smettere di mungere due mesi prima del normale.
L’hashtag #caldorecord è al primo posto oggi pomeriggio fra le tendenze di Twitter in Italia. I navigatori anche con l’afa non perdono l’ironia.