Facebook torna nella bufera in materia di privacy: una società di sicurezza ha infatti annunciato di aver individuato online un database contenente i dati personali di 267 milioni di utenti del social network. Il file, che sarebbe rimasto online per due settimane dal 4 al 19 dicembre, a quanto pare era liberamente consultabile da chiunque, senza la necessità di inserire alcun tipo di password, e sarebbe stato scaricabile anche da un forum hacker.
Secondo la società di sicurezza Comparitech, i dati potrebbero essere stati estrapolati dalla piattaforma legata gli sviluppatori di applicazioni (API). Oppure attraverso una operazione di “scraping”, una tecnica di estrazione dei dati da un sito usando appositi software.
Nell’archivio erano contenute informazioni come lo “user ID”, che identifica l’utente, nome e numero di telefono. Il database è rimasto online fino a che il provider che lo ospitava non ha deciso di rimuoverlo, a seguito della segnalazione da parte dei ricercatori.
Oltre al complesso scandalo Cambridge Analytica, non è la prima volta che i dati di milioni di utenti di Facebook vengono divulgati in Rete. A settembre, un ricercatore ha scoperto un database ancora più grande di questo: 419 milioni di dati collegati agli account del social network.
Facebook: “Stiamo esaminando questo problema, ma crediamo che si tratti di informazioni ottenute molto probabilmente prima dei cambiamenti che abbiamo apportato negli ultimi anni per proteggere meglio le informazioni delle persone”. Questo il commento di un portavoce di Facebook in merito al database con i dati di 267 milioni di utenti finito online.