L’obiettivo di tutto il settore audiovisivo è ripartire con le produzioni entro la fine di giugno. Per questo le associazioni delle imprese del settore Anica (industrie cinematografiche), Apa (produttori audiovisivi), Ape (produttori esecutivi), Lara (agenti e artisti) e gli organismi sindacali di categoria hanno firmato il protocollo sanitario che consentirà la ripresa delle produzioni cinematografiche e audiovisive. Frutto di un mese di lavoro, il documento sarà ora sottoposto al Ministero della Sanità, al Cts, all’Inail e alle altre istituzioni preposte che dovranno validarlo.
Il protocollo sanitario, evidenziato da Tgcom24, che in larghissima parte riprende le norme di prevenzione comuni a tutti gli ambienti di lavoro, è diviso in due parti: la prima per le regole da seguire negli uffici di produzione e nella preparazione delle attività di produzione; la seconda per le regole da tenere sul set con troupe, attori e comparse.
“Le organizzazioni dei lavoratori, degli artisti, delle imprese di produzione cineaudiovisiva, degli autori – si legge nel comunicato ufficiale che accompagna il protocollo – hanno trovato oggi convergenza sul testo del protocollo di sicurezza per tutte le fasi della lavorazione di un’opera, dagli uffici al set”. Il documento si muove “nel solco di quanto già indicato nel protocollo sanitario condiviso il 24 aprile scorso dal Governo e dalle Parti Sociali, Associazioni dei datori di lavoro e Organizzazioni sindacali dei lavoratori, e delle norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro”. E stabilisce “in dettaglio i comportamenti, le responsabilità, le procedure da adottare, gli strumenti da utilizzare per evitare la possibilità di contagio da Covid-19 nella delicata fase di ripresa della produzione, in particolare sui set”.
“Il fermo di tutti i set a marzo è stata una scelta di responsabilità di tutti gli operatori coinvolti e le regole condivise per la ripresa testimoniano la convinzione che si può lavorare in sicurezza sui set. La salute di ogni persona è stata al centro dell’interesse di tutte le parti coinvolte, che confermano l’intenzione di tornare a lavorare subito, rimarcando la capacità del settore, in tutte le sue componenti, di concorrere alla crescita del benessere materiale e immateriale del Paese. Il protocollo sarà ora sottoposto alle istituzioni preposte sulla base dell’attuale normativa”, conclude il comunicato.
Gli attori saranno sottoposti a tampone (o comunque “ai test scientifici più affidabili”) per escludere la positività a Covid-19, “immediatamente prima dell’inizio delle riprese” e “ripeteranno tali test con cadenza almeno settimanale, anche in assenza di sintomatologia”. Useranno le mascherine, come tutto il resto della troupe, quando non saranno in scena o al ‘trucco e parrucco’. Gli strumenti utilizzati per truccare, pettinare e microfonare gli attori saranno “monouso oppure a uso esclusivo dei singoli componenti del cast oppure igienizzati dopo ogni utilizzo e a fine giornata”. “I costumi di scena saranno individuali e non condivisi dai singoli attori/generici, finché non saranno stati igienizzati”. E per i frequentatori del set “è fortemente raccomandato l’utilizzo di app per il contact-tracing, come ad esempio l’app ‘Immuni’, quando disponibili”.