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Ferragosto nelle carceri | Il Prof. Ciambriello, garante dei detenuti campano e Salzano del Partito Radicale fanno visita al carcere di Vallo della Lucania

VALLO DELLA LUCANIA – Nell’ambito della ennesima edizione delle visite ferragostane di tradizione pannelliana, dopo il carcere di Salerno-Fuorni, questa mattina una delegazione del Partito Radicale guidata da Donato Salzano e dal Garante Regionale per i diritti dei detenuti Prof. Samuele Ciambriello ha reso visita alla “Comunità penitenziaria’ di detenuti e detenenti della Casa Circondariale di Vallo della Lucania (SA).

Accompagnati dall’avv. Maria Rosaria Cardenuto, Staff Garante e dall’avv. Fiorinda Mirabile della Camera Penale Salernitana, ed infine dal dott. Peppe Tarallo. Il capo delegazione dei radicali ha sottolineato il carattere difficile ma pur sempre illegale del penitenziario vallese: “La sentenza Torreggiani della Corte Edu non ci condanna soltanto per lo spazio vitale nelle stanze e per l’assistenza sanitaria negata, ma anche per la mancanza di luce naturale, se si vive sotto il livello della strada per forza si deve stare con la luce accesa anche a mezzogiorno. Anche questo è trattamento inumano e degradante”.

L’Avv. Mirabile si soffermata sul sovraffollamento: “Certo che quando leggi la matricola, ti accorgi il dato di 55 ristretti per 56 posti legali non è un dato rilevante, perché se si è in otto in stanza se si va bene con superficie di circa 30 mq con sopra le suppellettili non hai lo spazio per muoverti, per fortuna che c’è la sorveglianza dinamica”.

Nonostante le criticità strutturali e di organico (oggi erano 7 agenti in turno di servizio per 55 ristretti), mancano psicologi dell’Asl (una sola unità del ministero in organico per 27 ore mese e uno Pischiatra dell’Asl per 1 ora settimana e pochissimo considerando la tipologia dei reati in trattamento), il poco personale, dal comandante della polizia alla direttrice che a settembre andrà via, all’unica e brava educatrice, al direttore sanitario e l’eccellentissimo personale medico e paramedico, vogliono tutti lottare in difesa dei diritti umani ma hanno bisogno urgentissimo di aiuto.

Il Garante Samuele Ciambriello denuncia:“Mancano le figure sociali di psicologi, psichiatri ed educatori nelle carceri campane:95 educatori per 15 Istituti penitenziari (7832 detenuti), 32 psicologi e 16 psichiatri, per complessive 1428 ore mensili. In media ogni mese queste figure sociali dedicano ad ogni detenuto 10/11 minuti. E adesso gli psicologi devono stare anche nei consigli di disciplina. Siamo alla morte annunciata del diritto al suicidio. Non si può morire in carcere e di carcere. Ogni morte violenta è un offesa alla vita, al buon senso, alla Costituzione ed un invito, un desiderio di saperne di più sulla vita detentiva, ma anche il coraggio di dubitare delle proprie credenze in merito al carcere.Anche per i detenuti accusati di reati sessuali, presenti a Vallo della Lucania, Poggioreale, Secondigliano e Carinola le figure di psicologi e psichiatri sono fondamentali cosi come le iniziative di risocializzazione.”

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