«La memoria, dunque, come filo conduttore d’un programma teso a rendere Ercolano e il sito archeologico, un riferimento per la comprensione dell’archeologia nel rapporto tra resti e realtà, tra sviluppo e catastrofi, tra mito e storia».
Il tema della memoria è al centro del Festival organizzato dal MAV che in cinque giorni alternerà dialoghi, interviste, interventi, eventi speciali che raccontano il Mediterraneo e la storia attraverso la quale si scrive il futuro. Il tema dell’edizione 2014 è il Mediterraneo come incrocio di popoli, culla della cultura d’occidente, rete di relazioni, bacino di contaminazioni creative. Per Fernand Braudel che ne ha dato un’immagine mirabile, il Mediterraneo è: «Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre. Viaggiare nel Mediterraneo significa incontrare il mondo romano in Libano, la preistoria in Sardegna, le città greche in Sicilia, la presenza araba in Spagna, l’Islam turco in Iugoslavia».
«L’obiettivo del Festival della Memoria – dice Ciro Cacciola, direttore del MAV – è di arricchire l’offerta culturale della città di Ercolano, attraverso la valorizzazione e la promozione del sito archeologico, ponendolo al centro di un programma di eventi artistici e culturali che ne restituiscano la singolarità in una prospettiva contemporanea. Ercolano rappresenta, tra le città che ospitano siti Unesco, un unicum incomparabile: un insieme che comprende uno straordinario sito archeologico unico al mondo, un sistema di infrastrutture al servizio della cultura, il primo museo di archeologia virtuale dedicato a Pompei e Ercolano, un contesto paesaggistico e naturalistico che trova nel Vesuvio il suo segno imperativo».
Il Festival della Memoria si articola in 5 sezioni: la prima “letteratura, poesia, pensiero” prevede incontri con autori, scrittori, poeti della letteratura dei paesi del Mediterraneo.
La seconda “dialoghi internazionali sull’archeologia”, è organizzata in un ciclo d’incontri internazionali per esplorare l’archeologia dei paesi del Mediterraneo, dalla Grecia alla Turchia, da Cartagine alla Sicilia, fino a Pompei e Ercolano: sulle tracce delle origini del mondo.
La terza sezione sarà un focus sul “grande schermo, il cinema”. Memoria per eccellenza, il è chiamato in causa in un sintetico campionario su due fronti complementari: ‘memoria del cinema’ – conservazione della propria storia – e ‘memoria nel cinema’ – conservazione della storia, documentazione dei suoi capitoli più aspri.
La quarta ha un titolo emblematico: “fil di lava, arte”. Il Vesuvio e gli scavi di Ercolano attraversati dallo sguardo dei bambini e dei ragazzi che hanno partecipato ai laboratori di lettura, fotografia e pittura: un percorso di interventi ed incontri che hanno ridato luce alla storia della città, recuperandone la mitologia, la leggenda e i catastrofici avvenimenti.
Infine l’ultima “luci e suoni del passato: danza, musica, installazioni”. Una serie di spettacoli e performances per rileggere il passato attraverso le attuali risorse della tecnologia e l’espressione artistica di danza e musica.
Il programma dal 17 settembre: 5 giorni al MAV