Cultura

Festival di Venezia 2020, c’è l’infermiera Alessia Bonari, simbolo della lotta contro il coronavirus

Era il 9 marzo 2020, uno dei giorni più bui per l’Italia: il lockdown era appena iniziato, le terapie intensive erano piene ma quel che accadeva negli ospedali non era ancora ben chiaro a tutta la popolazione. Alessia Bonari, infermiera in un ospedaòe di Milano, è stata tra le prime a scattarsi un selfie, davanti allo specchio, dopo un interminabile turno di lavoro in un reparto Covid. L’ha fatto per mostrare la fatica e i segni sul volto della mascherina e degli altri dispositivi di protezione.

«Quello che chiedo a chiunque stia leggendo questo post è di non vanificare lo sforzo che stiamo facendo, di essere altruisti, di stare in casa e così proteggere chi è più fragile. Noi giovani non siamo immuni al coronavirus, anche noi ci possiamo ammalare, o peggio ancora possiamo far ammalare», aveva scritto Alessia, e in poche ore il suo post ha fatto il giro d’Italia e del mondo.

Sei mesi dopo Alessia Bonari è tra gli ospiti della Mostra del Cinema di Venezia, il primo festival internazionale della ripartenza. La 23enne ha sfilato sul red carpet di Padrenostro, simbolo della lotta al coronavirus. A Venezia, infatti, ha ricevuto il premio di «personaggio dell’anno», organizzato da Tiziana Rocca. È un onore incredibile, ha fatto sapere: «Grazie Venezia per tutto l’affetto ricevuto, ma soprattutto grazie alla mia Italia». La trasferta a Venezia, però, è stata veloce: «Devo tornare a lavorare».

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