Non riesce l’operazione sorpasso ad Andrea Abodi. Il presidente in carica Carlo Tavecchio è stato confermato al vertice della Figc con il 54.03% dei consensi alla terza votazione nel corso dell’assemblea elettiva che si è tenuta all’Hotel Hilton di Fiumicino. Un brivido può essere corso lungo la schiena del dirigente calcistico di Ponte Lambro al secondo scrutinio nel quale lo sfidante Abodi, dolorante per il mal di denti, è riuscito a salire fino al 45.41% dopo il 42.92% del primo spoglio. Un 2.5% di differenza che poteva essere il preludio al tentativo di spallata. Ma evidentemente in quel momento il presidente della Lega Serie B (dimissionario: ora però bisognerà vedere cosa succederà in Via Rosellini tra i club cadetti) ha utilizzato tutte le risorse a sua disposizione.Dopo aver capito che oltre non si poteva andare, è iniziato il ricompattamento verso Tavecchio anche se Abodi è salito leggermente anche nella terza chiamata: 45.97%. Al manager romano resta la soddisfazione di essere andato oltre al suo bacino iniziale che era pari al 42%: 20% dei calciatori, 17% della Lega Pro e 5% della “sua” Lega B. Probabile che non abbia preso tutti i consensi in B e abbia invece rosicchiato qualche sostegno in A, Lega Nazionale Dilettanti e allenatori a Tavecchio. L’attuale presidente invece partiva dal 58% e si è attestato circa quattro punti sotto. Dinamiche elettorali che potranno influenzare anche la prossima tornata tra quattro anni. Non è stata premiata la scommessa di chi già nell’agosto 2014 aveva immaginato di far leva sulla debolezza di Tavecchio per costruirsi una possibile vittoria in queste elezioni. Ma è possibile che questi flussi di voti possano incoraggiare chi intenderà presentarsi in futuro (in particolare il presidente della Lega Pro, Gravina) dimostrando che il consenso a Tavecchio può essere incrinato.