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Finisce l’incubo di Taglialatela: assolto anche dalla Corte di Appello

Giuseppe Taglialatela, conosciuto dai tifosi del Napoli semplicemente come “Pino”, è stato un ex portiere della squadra Partenopea, nella quale ha militato in primo luogo dal 1986 al 1988, per poi tornare per una maglia da titolare, dopo i prestiti al Palermo ed all’Avellino, nel 1993. Disputerà da quell’anno ben cinque campionati di serie A, a difesa della porta degli azzurri, approdando poi alla Fiorentina nel 1999, come vice di Francesco Toldo.

Appesi i guantoni al chiodo nel 2006, comincia nel 2012 la sua carriera come preparatore dei portieri nell’ Ischia Isolaverde. Nel 2014, anche se per un breve periodo, diventerà presidente della società stessa, carica che prima abbandonò, e poi riprese nel 2017.

L’ex portiere era già stato in precedenza accusato dalla DDA di intestazione fittizia di alcuni autoveicoli e di associazione di stampo mafioso, tutto ciò prima del ricorso che ha presentato la Procura Antimafia.

I guai per Taglialatela sembravano però destinati a continuare. Nelle ultime settimane è stato infatti nuovamente accusato, stavolta di essere un prestanome di un esponente del clan camorristico dei Mallardo.

Per difendersi dalle accuse, decide di affidarsi agli avvocati penalisti Luca Capasso e Monica Marolo,  per entrambi i gradi di giudizio.

Nella giornata di ieri è finalmente arrivata la notizia che l’ex campione stava aspettando, infatti la Seconda Sezione della Corte di Appello di Napoli lo ha assolto dalle accuse che lo legavano al clan camorristico di Giugliano, mettendo la parola fine alla vicenda.

“Siamo soddisfatti- ha commentato Capasso- l’esito è stato quello che ci aspettavamo. Anche Pino è soddisfatto, ed in questo momento sta festeggiando. L’ assoluzione ha messo la parola fine ad una brutta vicenda che ha avuto forti ripercussioni sulla sua vita, anche lavorativa, con la perdita di una serie di contatti”.

A cura di Paolo Solombrino

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