La 34enne neo eletta premier della Finlandia, Sanna Marin, ha fatto una proposta che punta a bilanciare il rapporto tra il tempo passato al lavoro e quello dedicato agli affetti familiari: quattro giorni in ufficio e per sei ore. “Credo che le persone si meritino di passare più tempo con le loro famiglie, con quelli a cui vogliono bene e di coltivare i loro hobby e altri aspetti della vita, come la cultura”. Lo stipendio? Rimarrebbe lo stesso.
Secondo Marin, la tecnologia potrebbe aiutare le aziende a recuperare le ore non lavorate. Anzi, ridurre il tempo passato in ufficio o in fabbrica aumenterebbe la produttività dei dipendenti. Che nei paesi del Nord le politiche del lavoro e di welfare siano più avanzate che nella maggior parte del resto d’Europa non è una novità. Così dalla Finlandia arriva ora una proposta che punta a bilanciare il rapporto tra il tempo passato al lavoro e quello da dedicare ai propri affetti e passatempi.
Già in un altro Paese scandinavo, la Svezia, è stata approvata la giornata di lavoro di sei ore, introdotta nel 2015. In Finlandia attualmente si lavora in media per 30 ore a settimana, in linea con la media europea. Secondo gli ultimi dati dell’Ocse, i Paesi europei dove si lavora più ore sono Italia, Grecia ed Estonia. Gli italiani lavorano in media 33 ore alla settimana, sette in più rispetto alla Germania.
Al di sopra della media europea si trovano anche Irlanda, Portogallo, Slovacchia, Lettonia, Spagna, Slovenia e Lituania. Ridotti orari di lavoro per l’Olanda (28 ore), il Lussemburgo, l’Austria e la Francia (29 ore).