Una notizia davvero tragica evidenziata da Linkabile.it dal giornale “la Nazione”.
Aveva solo 21 anni, Niccolò Bizzarri, era iscritto a Lettere Antiche, dove era anche rappresentante degli studenti per Lista Aperta. Sono proprio gli amici delle piccole e grandi battaglie per l’Ateneo a ricordarlo con una bellissima lettera affidata ai social.
Niccolò, scrivono gli amici, soffriva dalla nascita di una malattia degenerativa (la sindrome di Duchenne) che lo aveva progressivamente costretto alla disabilità motoria, tanto da vivere gli ultimi dieci anni in carrozzina.
Ieri l’altro, alle 13,30, come sempre è uscito dalla biblioteca di Lettere in piazza Brunelleschi: pieno centro, appena una manciata di metri dal Duomo. La pavimentazione è in pietra, ed è molto accidentata, piena di buche e di trappole che l’amministrazione comunale provvederà a far coprire solo nelle ore immediatamente successive all’incidente.
Troppo tardi. «Niccolò era sulla strada, perché lì il marciapiede è molto stretto – racconta Filippo Ungar, suo amico e rappresentante degli studenti in Senato accademico per Lista Aperta -. Su una buca, la carrozzina si è ribaltata. Nicco, cadendo in avanti, si è ferito in faccia, tanto da perdere un dente. Non riusciva poi a muovere il braccio destro. Immediata la corsa in ospedale, a Santa Maria Nuova, dove è stato trattenuto tutto il pomeriggio».
Opportunamente bendato, è stato poi fatto salire su un’ambulanza per il rientro a casa. Sembrava che tutto alla fine andasse per il meglio.
«Ma dopo poco ha avuto un arresto cardiaco – sospira Filippo -. Il mezzo di soccorso ha fatto subito dietrofront, ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano. Così, il nostro amato Niccolò se n’è andato, lasciando in noi un vuoto profondissimo».
Adesso il suo corpo è a Careggi, a medicina legale, per tutti gli accertamenti del caso. C’è un nesso tra la brutta caduta e la morte? La buca maledetta è stata rattoppata. E ieri sono arrivati i mezzi necessari per rifare, almeno per metà, la strada. Gli amici ieri sera si sono riuniti, tantissimi, per un rosario. «Siamo qui per dare un forte abbraccio ai suoi poveri genitori. Nicco era un ragazzo veramente speciale», dice Francesco Grazzini.
Anche lui conferma che Niccolò è caduto a causa di una buca. «Ma se ci sia stato o meno un nesso con la morte nessuno al momento può dirlo», aggiunge. «Pur consapevole che il futuro gli mancasse, era sempre pieno di speranza e di proposte – prosegue il suo racconto Filippo Ungar, commosso e ancora incredulo per l’accaduto -. Era un segno di vita per tutti, nonostante la fatica e il dolore». La magistratura ha aperto un fascicolo e ha messo sotto sequestro l’area per fare luce sulla tragica morte di Niccolò.