Giovedì 13 aprile dalle 16 e 30 presso la sede del Maschio Angioino
il libro di Antonella Ottai “Ridere rende liberi. Comici nei campi nazisti”
un aspetto poco conosciuto della Shoah, la storia di una tournée senza ritorno,
ma soprattutto una riflessione sul comico in situazioni estreme e sulla relazione vittima-carnefice
Il libro, edito da Quodlibet, parte da un panorama storico artistico teatrale della Berlino alle soglie degli anni Trenta, per raccontare dei cabarettisti ebrei nei ghetti e nei campi nazisti, dove continuarono a realizzare spettacoli anche per i loro aguzzini. Alcuni tornarono addirittura dagli Stati Uniti, non potendo allontanarsi dal loro ambiente culturale, così recitarono prima per la Lega per la cultura ebraica a Berlino, poi nei campi “di transito” come Westerbork, in Olanda, fino a Theresienstadt e nei campi di sterminio.
Nei lager si disegnava, si scriveva, si faceva e componeva musica, ma la comicità in quell’inferno ci appare come la massima espressione di resistenza.
Dopo i saluti di Lucia Valenzi, interverranno la docente di letteratura teatrale Antonia Lezza e il critico teatrale Giulio Baffi.
Bruno Maccallini leggerà alcuni brani del libro e reciterà sketch e canzoni.
Sarà presente l’autrice.