Antonio Giuliano, candidato sindaco nel Comune di Giffoni Valle Piana (Salerno), lancia un grido d’allarme contro la delocalizzazione delle Fonderie Pisano nel territorio dei Picentini, nell’ambito dell’incontro “Non bruciamo il futuro”, organizzato dall’associazione culturale “Assosviluppo Sardone”.
“Sardone – spiega Antonio Giuliano, alla guida della lista civica Giffoni Bene Comune – in tutti questi anni ha ingoiato un bel po’ di rifiuti. Ora tutti insieme diciamo basta. Non ci sono le condizioni per ospitare le Fonderie Pisano. Dobbiamo creare condizioni di vivibilità. Il nostro obiettivo iniziale è quello di effettuare uno screening dell’acqua, dell’aria e del suolo per salvaguardare la salute dei cittadini, ricchezza inestimabile per ognuno di noi. Per me la porta dei Picentini è la collina stupenda di Sardone”.
Alla tavola rotonda, fortemente voluta da Giuliano per condividere con tutti gli amministratori locali una tematica così delicata, hanno partecipato anche il sindaco di S. Cipriano, Gennaro Aievoli, il sindaco di Castiglione del Genovesi, Matteo Bottiglieri, ed il sindaco di Montecorvino Rovella, Egidio Rossomando, presidente della nuova giunta della Comunità Montana.
“Davanti a voi – continua Giuliano – non ci sono quattro politici che vogliono speculare su un problema così grave, ma quattro uomini dei Picentini che si uniscono per trovare una soluzione alternativa. Quello che fa paura è la grossa concentrazione di industrie in uno spazio così ristretto: cementificio e discariche satellite. Non possiamo sopportare anche questo, per il bene dei nostri figli e di tutti i cittadini. Dobbiamo batterci con idee chiare e forti prima che sia troppo tardi. I Picentini non devono essere un porto sicuro per le Fonderie Pisano. Cerchiamo di coinvolgere anche i sindaci delle zone limitrofe. Il nostro impegno – conclude – deve essere un imperativo categorico”.
Al termine dell’incontro, Antonio Giuliano ha provveduto ad aggiornare anche il sindaco di Giffoni Sei Casali, Gerardo Marotta, ed il sindaco di Pontecagnano, Ernesto Sica, che non hanno potuto partecipare alla manifestazione.