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Fondi pubblici per club di prostituzione gay, si dimette direttore dell’Unar Francesco Spano.

ll sito di Anddos, che si presenta come associazione lgbti “contro le discriminazioni da orientamento sessuale”, lascia subito presagire quale tipo di intrattenimento si possa trovare nei suoi 71 circoli (tra cui 16 a Milano e 14 a Roma). La prima immagine che appare cliccando sulla sezione “circoli” ritrae infatti due ragazzoni palestrati seduti in una sauna. Asciugamano adagiato in vita e addominali ben scolpiti. Il viso non si vede. Ma forse non è determinante. Nella foto accanto altri ragazzi barbuti allineati al bancone di un bar alzano i bicchieri scambiandosi sguardi di intesa. Difficile scacciare il pensiero che la seconda icona non sia prodromica alla prima.

Una considerazione nella logica del “a pensare male si fa peccato ma…”, che è difficile allontanare dopo la bufera scatenata dal servizio delle “Iene“, andato in onda domenica sera, che è costato la poltrona al direttore dell’Unar, Francesco Spano. Al termine di un colloquio a palazzo Chigi con il sottosegretario alla presidenza Maria Elena Boschi, il responsabile dell’Ufficio nazionale contro le discriminazioni razziali – che dipende dalla presidenza del Consiglio – ha preferito rimettere il mandato. E la sua decisione è stata accettata dal governo.

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