Economia e Welfare

FRAGOLE E FRUTTI DI BOSCO NEL CARCERE DI SECONDIGLIANO

Le scriviamo da parte di Vincenzo Vanacore, presidente della Società Cooperativa Sociale L’Uomo e il Legno, per segnalarLe le attività di “campoAperto“, un’impresa agricola sociale nata all’interno del carcere di Secondigliano: la nostra coop da circa due anni ha infatti realizzato un tenimento agricolo di 3 ettari tra le mura del penitenziario. Pomodori del Piennolo del Vesuvio, la melenzana lunga napoletana o le zucchine San Pasquale sono solo alcuni dei prodotti tipici locali coltivati da 5 detenuti formati, assunti e regolarmente retribuiti dalla cooperativa. CampoAperto non riceve alcun tipo di finanziamento pubblico, sostenendosi unicamente grazie alla vendita dei prodotti: per aumentare la produzione, abbiamo deciso di costruire due nuove serre che saranno incentrate sulla produzione specializzata di fragole e frutti di bosco!

Chiediamo il Suo aiuto: abbiamo realizzato una raccolta fondi per sostenere la costruzione di queste due nuove serre e dare la possibilità ad altri detenuti di intraprendere lo stesso percorso concreto di riabilitazione.

Fare una donazione è molto semplice e sicuro: basta andare al seguente indirizzo – http://sostieni.link/13357 – e seguire le procedure indicate. Sarebbe davvero gradito un aiuto per questa campagna di raccolta fondi, anche solo pubblicizzando sui social il nostro video promozionale:

La cooperativa sociale L’Uomo e il Legno, che da vent’anni opera sui territori di Scampia e dell’area Nord di Napoli, ha deciso di fare qualcosa in più in considerazione del fatto che il sistema penitenziario, caratterizzato da sovraffollamento, incremento dei suicidi e atti di autolesionismo, non sempre riesce a garantire ai detenuti un autentico percorso di riabilitazione: il nostro più grande obiettivo è riuscire a sensibilizzare le persone sulle condizioni dei detenuti e convincendole a #guardareOltre.

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