“Dopo gli anni di tagli crescono le risorse per la cultura, nuovi fondi per la tutela del patrimonio e i grandi progetti culturali: 150 milioni di euro nel 2016, 170 milioni nel 2017, 165 milioni di euro dal 2018”. Ad annunciarlo è il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in una conferenza stampa “dedicata a Stefano Benni” indetta al Collegio romano per illustrare i risultati della legge di Stabilità.
Vari tweet pubblicati in queste ore sul suo profilo personale, annunciano una serie di “buone notizie” che faranno certamente sorridere gli operatori culturali italiani, che da anni navigano in un mare di difficoltà per difendere e mantenere in vita il nostro patrimonio culturale, diventato “la Cenerentola” del Paese.
Sono le 17.30 circa quando il Ministro dichiara con un tweet che oggi è “una giornata importante per la cultura. Dopo anni di tagli crescono risorse e investimenti”; seguono altri messaggi social in cui si parla di numeri “10 milioni in più per promozione turistica del Paese. Ora il nuovo Enit avrà risorse per rilanciare l’immagine del paese all’estero”. Poi il cinema: “25 milioni in più per il tax credit cinema. Salgono a 140 milioni i fondi per l’industria del cinema italiano e internazionale”, scrive il Ministro su Twitter e rilancia su Facebook. E ancora, le biblioteche “Dopo anni di sofferenza, triplicano le risorse per Archivi, Biblioteche, Istituti culturali, fondazioni, enti. 45 milioni in più ogni anno”.
Franceschini tocca un tasto importante con un altro messaggio social delle 18.30, la nota dolente dei contratti di lavoro, e anche stavolta il suo tweet concede il lusso di nutrire speranze a chi opera, o sogna di operare, nel settore cultura: “Finalmente assunzioni a tempo indeterminato. 500 storici dell’arte, restauratori, archeologi, bibliotecari, archivisti, architetti, antropologi”.
Ancora, il Ministro annuncia che l’Art bonus diventa permanente e sale al 65%, che i fondi per la tutela del patrimonio e grandi progetti nazionali cresce in maniera esponenziale (150 milioni nel 2016, 170 nel 2017 e 165 nel 2018) e che venti milioni annui saranno destinati al funzionamento del servizio del sistema museale statale. Infine, scrive di Matera, capitale europea della cultura del 2019: una grande sfida per 28 milioni di euro in 4 anni.
Non ci resta che attendere i progressi e i risultati di questa grande sfida in difesa.