Frattamaggiore, il presbiterio frattese, le autorità cittadine civili e militari e popolo di Dio, sabato 20 novembre, hanno vissuto la solenne apertura del portone bronzeo della Basilica Pontificia di S. Sossio, la cerimonia è stata officiata dal Vescovo diocesano S.E. Rev.ma Mons. Angelo Spinillo, dando inizio all’Anno Giubilare concesso da Papa Francesco per ricordare i 500 anni della consacrazione del sacro tempio e per lucrare l’indulgenza plenaria.
Una cerimonia illustrata dal magistero del Vescovo, che nella riflessione omiletica ha esortato a tesorizzare questo tempo speciale di conversione e di rinnovamento con un cammino che sia ricco di frutti di salvezza.
Un momento molto suggestivo e di intensa preghiera sono stati integrati da testimonianze pubbliche che hanno lasciato il segno nel cuore della comunità ecclesiale e civile come la consegna delle chiavi della città da parte del Sindaco Marco Del Prete a S.E. Rev.ma Mons. Spinillo, comunicando altresì all’assemblea che con l’amministrazione Comunale di Frattamaggiore con delibera unanime ha conferito la cittadinanza onoraria della Citta di Frattamaggiore al Vescovo Mons. Angelo Spinillo, per la sua testimonianza di presenza, di affetto e di servizio reso alle comunità ecclesiali locali e al territorio cittadino.
Domenica 21 novmbre, ancora la Basilica Pontificia di San Sossio ad accogliere nella ricorrenza domenicale con gioia e fraternità in Basilica nella liturgia eucaristica vespertina, il Vescovo Ausiliare di Napoli, il gesuita S. E. Mons. Franco Beneduce, nostro conterraneo e figlio carismatico del nostro territorio a cui è particolarmente legato sin dalla fanciullezza con la sua testimonianza di uomo, di fratello, di animatore spirituale e di pastorale giovanile, di formatore di candidati al sacerdozio. “Ricevuta la benedizione del Padre Generale, ho ritenuto di accettare la richiesta di Papa Francesco. Chiedo a tutti di portarmi nella preghiera, per una missione nuova che mi fa sentire povero perché non so da che parte girarmi. Grazie a Dio, accanto a questo sentimento di smarrimento e di inadeguatezza, è presente anche un senso di serenità, che ha le sue radici nell’affidamento alle Sue mani.
“Vi chiedo di accompagnarmi con il ricordo nella preghiera per questa delicata missione che mi è stata affidata”. Rivolgendosi S.E. Rev.ma Mario Milani, Monsignore Sossio Rossi e a Mons. Angelo Crispino, ha avuto parole di stima e fraterna riconoscenza e stima incondizionata, palesando che si è sentito sempre a casa sua”.
Un plauso di affetto, di gratitudine e di sostegno orante gli assicureremo nel condividere la celebrazione eucaristica e certi di continuare ad averlo al fianco della comunità frattese, che si avvarrà ora anche del suo servizio episcopale con umiltà e tanta generosità.
A cura di: Raffaele Fattopace