Scarseggiano i dati relativi all’impatto che il programma Garanzia Giovani, il piano di inserimento lavorativo promosso dall’Unione Europea, sta avendo nel nostro Paese. Del programma, partito in Italia a inizio maggio, i diretti interessati in verità parlano poco: sono tanti i ragazzi che non lo conoscono; troppi quelli che non hanno più fiducia in questo tipo di misure per l’occupazione. Come ancora pochi sono i soggetti pubblici e privati che, in attesa dei singoli avvisi regionali, decidono di fare il loro ingresso in Garanzia Giovani per trovare personale e concedere un’opportunità. Non a caso la commissione speciale Politiche Giovanili della Regione Campania assieme alla commissione Trasparenza sta lavorando a un’interrogazione all’assessore Nappi per capire gli effetti che il programma sta producendo o produrrà sul territorio campano.
Per comprendere un po’ il quadro della situazione però può essere utile incrociare i dati di una ricerca di Adapt e le informazioni raccolte nei report settimanali pubblicati dal ministero del Lavoro. Su un bacino potenziale di beneficiari pari a oltre 2,3 milioni di ragazzi tra i 15 e i 29 anni, all’11 settembre risultano iscritti solo 189.111 giovani dei quali 23mila e 500 hanno già sostenuto un colloquio. Tradotto in percentuali, solo l’8,2% dei destinatari potenziali del programma è iscritto e di questi hanno iniziato concretamente il percorso circa il 14%. Ad oggi, infatti, le opportunità di lavoro pubblicate sono pari a 11.703, per un totale di posti disponibili pari a 16.949. Inoltre, Adapt ha verificato che oltre il 90% delle offerte di Garanzia Giovani erano già presenti sul portale ministeriale Cliclavoro e i siti delle agenzie interinali. Ma il programma nelle intenzioni iniziali avrebbe dovuto consentire, entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dalla fine degli studi, di trovare un impiego adeguato a istruzione ed esperienza o “la possibilità di ricevere l’istruzione e acquisire l’esperienza e le competenze necessarie per trovare un lavoro in futuro”.
E in Campania? I giovani iscritti a Garanzia Giovani attualmente sono circa 24mila, di cui poco più di 10mila attraverso il portale nazionale e i restanti su quello regionale. I ragazzi sono leggermente più numerosi, con particolare evidenza nelle fasce di età 15-18 anni, dove i maschi sono 1101 e le femmine 725, e in quella 19-24 anni: qui i ragazzi superano le ragazze di oltre 2mila unità. La Campania inoltre ha raccolto ulteriori 2mila iscrizioni da fuori regione, mentre i giovani campani che scelgono di candidarsi in una regione diversa da quella di residenza tendono a preferire Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Toscana.
La Regione Campania a inizio agosto ha pubblicato sul Burc la manifestazione di interesse per datori di lavoro, imprese e PA interessati dal programma regionale che mette a disposizione 70 milioni di euro per tirocini e stages della durata di 6 mesi fino a un massimo di 12 mesi nel caso di soggetti disabili. Accanto a questi, vengono finanziate tutte le assunzioni con contratti di lavoro subordinato attraverso un bonus di 650euro mensili a lavoratore: in caso di contratto a tempo indeterminato l’incentivo spetta per 18 mesi. Ma la portata dell’operazione resta tutta da verificare.