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GAZA ,60 MORTI E 2.400 FERITI .APPELLO DELL’ONU PER EVITARE UNA GUERRA

Il giorno dopo il massacro al confine fra Gaza e Israele – i morti sono saliti a 60 e oltre 2.400 feriti -, mentre gli scontri in Cisgiordania per il giorno della ‘Nakba’ provocano decine di feriti e i Territori palestinesi fanno lo sciopero generale,  la Turchia espelle l’ambasciatore israeliano e il Belgio convoca a Bruxelles l’ambasciatore d’Israele. Intanto il console turco a Gerusalemme viene convocato al ministero degli Esteri israeliano per chiedergli  “di ritornare in patria per un lasso di tempo per consultazioni”. Stesso trattamento anche per l’ambasciatore israeliano ad Ankara a “causa dei morti” a Gaza.

L’ambasciatrice statunitense all’Onu Nikki Haley ha lasciato la sala del Consiglio di Sicurezza Onu mentre ha preso la parola il collega palestinese, Ryad Mansour, sulla situazione a Gaza. Mansour nel suo discorso ha detto: “Quanti palestinesi devono morire prima che facciate qualcosa? Questi bambini meritano di morire? Perché avviene questo massacro e il Consiglio di Sicurezza non fa nulla? Perché siamo l’eccezione?”.

Israele “deve calibrare l’uso della forza, deve proteggere i suoi confini ma farlo in modo proporzionato. Mentre Hamas non deve usare le proteste per mettere bombe e compiere atti provocatori”, ha detto Nikolay Mladenov, coordinatore speciale dell’Onu per il processo di pace in Medio Oriente, durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sulla situazione a Gaza. “La comunita’ internazionale deve intervenire e prevenire una guerra”, ha aggiunto Mladenov, definendo la situazione nella Striscia “disperata”.

L’ambasciatore israeliano in Turchia Eitan Naeh è stato convocato al ministero degli Affari esteri turco ad Ankara e gli è stato chiesto di lasciare il paese “a causa dei morti” a Gaza. Lo riferisce Haaretz.

Gli Stati Uniti hanno bloccato una dichiarazione del Consiglio di Sicurezza Onu elaborata dal Kuwait che esprimeva sdegno e dolore per la morte dei civili palestinesi a Gaza, e chiedeva “un’indagine indipendente e trasparente delle Nazioni Unite per determinare la responsabilità”. Lo riferiscono fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro. Le dichiarazioni del Consiglio devono essere approvate all’unanimità e se anche un solo paese si oppone non possono venire adottate. Il Consiglio di Sicurezza si riunirà oggi su richiesta del Kuwait per discutere la situazione a Gaza.

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