Seconda giornata della conferenza europea ‘The State of the Union’, oggi in Palazzo Vecchio a Firenze: protagonisti dell’evento con i loro interventi, fra gli altri, il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani; il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker; il governatore della Bce Mario Draghi, l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, e il premier Paolo Gentiloni.
L’Europa sta vivendo “un momento di incertezza” e “facciamo fatica a tradurre le ambizioni in passi avanti concreti” . Cosi si è espresso il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni durante la conferenza .”Dopo la stagione della crisi più buia, c’è stata la stagione della speranza, ma adesso è il momento dell’incertezza“, ha detto Gentiloni. “Di fronte al rischio economico molto spesso i Paesi in maggiore difficoltà sono stati dipinti come gaudenti spreconi” ma “lo sforzo che hanno fatto questi Paesi è stato molto consistente” e “Italia, Spagna Francia Portogallo, Grecia”, cioè “una parte dell’Europa, ha vissuto quel periodo come un periodo in cui è mancata la solidarietà”, ha aggiunto Gentiloni. “La stagione della condivisione in Europa sembra non arrivare mai, la stagione del rischio invece è sempre tra di no”
Sono convinto-ha concluso il premier– che la stragrande maggioranza degli italiani non voglia deragliare da quello che è uno dei pilastri costituenti del nostro Paese e cioè l’impegno europeo che ci ha consentito 60 anni di prosperità e pace. Confido che questa rotta continui nella navigazione dell’imminente prossimo governo perché questa è e sarà l’Italia. Chi volesse portarla altrove dovrebbe fare i conti non con una bagarre politica ma con la nostra storia e la nostra identità”