«Le comunichiamo che i sottoscritti non prenderanno parte a quella sorta di assemblea istituzionale pubblica che ha ritenuto di convocare per venerdì 5 p. v. presso la Sua sede, trasformando la sollecitazione che Le avevamo inoltrato, in un contraddittorio allargato senza oggetto, che di fatto, si tradurrà in una Sua esposizione meramente accademica sottraendo, in tal modo, il confronto di qualsiasi contenuto sostanziale».
Con queste motivazioni i consiglieri regionali del gruppo PD declinano la partecipazione all’incontro che avevano richiesto al direttore generale dell’ASL Salerno, Antonio Squillante.
« Le ribadiamo – continuano i consiglieri Dem – la richiesta di una valutazione sulle disastrose condizioni del servizio sanitario in provincia di Salerno che sta vivendo un momento di estrema precarietà, nonché sul progressivo depauperamento del servizio di emergenza, mentre assistiamo ad una gestione sempre più clientelare».
La consigliere Anna Petrone, meno di un mese fa, era già intervenuta sull’argomento attaccando la Giunta Caldoro perché «in questi 4 anni il Consiglio Regionale è stato completamente espropriato della sua legittima azione di verifica, controllo e confronto sull’intero sistema regionale Pubblico dei servizi socio sanitari. Tutto ciò e oramai davvero intollerabile».
I consiglieri hanno incalzato il DG Squillante ad «intravedere il progetto, gli obiettivi, le sinergie, le modalità e tempi con cui si intende perseguirlo. Pensiamo che – hanno concluso – in realtà un progetto da conseguire non esiste, vige unicamente il raggiungimento di interessi di natura esclusivamente finanziaria. I cittadini, per quanto ci riguarda, sono relegati sempre più ai margini, rappresentano un elemento collaterale, non più centrale da cui ripartire sempre e in ogni caso».