Non è la prima volta che si assiste agli attacchi di Gianni Lettieri nei confronti del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Nulla di anormale se pensiamo che l’imprenditore napoletano è, da tre anni, a capo dell’opposizione nel consiglio comunale. Lettieri, alle ultime elezioni, è stato l’avversario diretto di De Magistris, perdendo alla battaglia finale del ballottaggio. D’allora non ha voluto abbandonare il ruolo di antagonista del sindaco ed è stato il protagonista d’innumerevoli battaglie contro la sua giunta. Al di là di qualsiasi sia il partito d’appartenenza, è la bilancia che muove la politica a spiegarci quanto sia fondamentale il ruolo dell’opposizione, nella sua pratica.
E in quest’ottica va letto il ricorso presentato al Tar per il rendiconto comunale del 2013. Qualche giorno fa, infatti, il Tar ha accolto l’appello avanzato dal centrodestra e ha quindi sospeso l’ultimo resoconto. Secondo quanto afferma Lettieri, nella presentazione del bilancio non sarebbero state rispettate le regole previste, la più rilevante è quella dei tempi di procedura. Sembrerebbe, infatti, che il Comune avrebbe dato ai consiglieri comunali gli atti riguardanti la delibera del rendiconto solo sette giorni prima del voto e, la legge prevede che siano messi a disposizione nei venti giorni antecedenti, per dare così, il tempo necessario a una completa verifica. L’imprenditore napoletano, chiaramente, si è detto soddisfatto della vittoria ottenuta e non ha perso occasione per scagliarsi contro il sindaco. Ha accusato la sua amministrazione di aver ricevuto negli ultimi tre anni 650 milioni di euro dallo Stato, soldi di cui è sconosciuta la destinazione. «Non si ha alcun riscontro in città di come siano stati spesi questi soldi, a parer mio siamo dinanzi a un’incapacità amministrativa, piuttosto che a un’assenza di risorse. Dopo la sentenza del Tar che ha sospeso il rendiconto, mi sarei aspettato una risposta concreta di De Magistris e invece, come sempre, l’ha presa sul personale», ha commentato Lettieri.
A queste accuse il sindaco si è limitato a rispondere che, a differenza sua, Gianni Lettieri sarebbe bravo solo a criticare. Nella sua ultima uscita pubblica, invece, il sindaco è tornato a parlare dell’impossibilità di fare accordi con i vari gruppi del PD locali per ripresentarsi alle prossime elezioni e ha dichiarato che, in caso di assenza di alleanze, è pronto a schierarsi solo. Una candidatura, che però, visti i recenti avvenimenti che hanno investito la sua giunta, potrebbe diventare più una messa alla gogna popolare. Lettieri, suo rivale per eccellenza, è già pronto ad affrontarlo in un dibattito pubblico, gli ha lanciato la sfida qualche giorno fa: «Sono pronto, anche subito, a sostenere un dibattito pubblico sullo stato attuale in cui versa la città, e su tutto quello che c’è da fare, fuori dalla segretezza delle stanze comunali. Attendo la prossima conferenza del sindaco e spero che parlerà di cose concrete come le tasse che aumentano, i servizi azzerati, i rifiuti e la messa in sicurezza della città. La mia posizione è chiara, in campo per la mia città». Dichiarazione questa, che potrebbe sembrare un vero e proprio inizio di campagna elettorale. E mentre il sindaco ribadisce, di essere pronto a scendere anche solo, nella prossima arena elettorale, Lettieri, certo della sua posizione, è deciso a continuare questa guerra, dichiarando, da adesso, che non voterà a favore del rendiconto, anche quando sarà riproposto in consiglio. Ora secondo lui, è il momento di procedere “e mandare a casa quest’amministrazione”.