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Gilet gialli: scontri a Parigi, 126 fermi

Scontri a Parigi fra casseur e polizia nel corso del corteo dei gilet gialli che è arrivato a Place de la Republique. I casseur hanno spaccato alcune vetrine e svaligiato dei negozi. E’ toccato a McDonald’s, poi al magazzino Go Sport (materiale sportivo prelevato dalle vetrine e lanciato verso la folla festante), quindi a un negozio di cellulari.

Cassonetti e materiale di cantiere sono stati dati alle fiamme, auto danneggiate e oggetti lanciati contro gli agenti, che hanno risposto con lacrimogeni. Le tensioni sono esplose sul boulevard Richard Lenoir, non lontano dalla Bastiglia.

Domina, nella manifestazione dei gilet gialli che ha fatto registrare alcuni incidenti a Parigi, la protesta per la maxicolletta a favore della ricostruzione della cattedrale di Notre-Dame dopo l’incendio. “Milioni per Notre-Dame, e i poveri?” si legge su alcuni cartelli, “Notre-Dame non siamo noi” su altri. Qualche scritta anche a favore di Julian Assange.

Si registrano già 126 fermi mentre nella zona della Bastiglia cassonetti sono stati dati alle fiamme. Un corteo è ora diretto verso Place de la Republique mentre un secondo corteo, che doveva partire da Bercy, è stato vietato dalla polizia. Imponente lo schieramento di forze dell’ordine: 60 mila gli agenti schierati in tutta la Francia di cui oltre 5 mila nella sola capitale.

Sono decine gli scooter dati alle fiamme e gettati al centro del boulevard Richard Lenoir e della rue du Faubourg du Temple. Gli agenti hanno fatto uso di granate assordanti per sgomberare gruppi di black bloc che avevano messo un furgone di traverso per impedire ai pompieri di accedere ai focolai di incendio. L’aria è diventata irrespirabile in tutto il quartiere per la gran quantità di gas lacrimogeni e per il denso fumo nero che si alza dai veicoli in fiamme.

Partecipazione in lieve aumento nelle manifestazioni: i manifestanti, stando alle autorità, sono 9.600 in tutta la Francia, 6.700 dei quali soltanto a Parigi. Una settimana fa, alla stessa ora, erano stati 7.500 nel paese e 1.300 nella capitale

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