Filosofo, artista, critico d’arte compirà 107 anni. E’ stato un’artista profondo, di formazione europea, lontano dal provincialismo. Non ha mai rinunciato ad analizzare l’aspetto socio-antropologico dei fenomeni estetici e culturali, facendo ricorso anche agli strumenti della linguistica. Gillo Dorfles compie un grande traguardo di longevità non perdendo mai la voglia di scandagliare l’aspetto socio-antropologico dell’estetica e della cultura.Solo lo scorso 13 gennaio alla Triennale si è inaugurata una mostra con una serie di suoi disegni realizzati nel 2016 di cui è protagonista Vitriol, personaggio da lui inventato. Vitriol è un personaggio fantastico, inventato da Gillo Dorfles, presente la prima volta nel dipinto del 2010, esposto in mostra, poi di nuovo protagonista di una serie di disegni e di appunti, realizzati nella seconda metà del 2016. Vitriol è uno degli acronimi più utilizzati dagli alchimisti ovvero “Visita l’interno della terra e, con successive purificazioni, troverai la pietra nascosta”, che è la vera medicina. È sorprendente come Dorfles non si stanchi mai di ricercare, di andare oltre il limite della ricerca del sapere, senza mai abbandonare il controllo di una razionalità eclettica è la sua figura di intellettuale: “la tecnica serve soprattutto a rendere visibile, diciamo tangibile, quello che è il pensiero occulto, o comunque non del tutto razionalizzato.”