ultimissime

Giornata conclusiva del Progetto Arco – Percorsi di sostegno ed inclusione socio – lavorativa delle persone in esecuzione penale in Regione Campania.

Con oggi termina il progetto ARCO, finanziato da Casse Ammende, che ha avuto inizio il 15 giugno 2022 presso la Caserma “E. Andolfato” di Santa Maria Capua Vetere, sede dell’Organizzazione Penitenziaria Militare retta dal Col. Giancarlo SCIASCIA. Il progetto è stato gestito dalla cooperativa “Città Irene Onlus” e rivolto a 15 detenuti meritevoli del Carcere Militare, che si sono distinti per la loro condotta, individuati dal Comandante del Carcere Militare (Ten. Col. Rosario DEL PRETE) e dal Nucleo Osservazione Detenuti del Carcere in accordo con il funzionario dell’Ufficio Locale Esecuzione Penale Esterna (U.L.E.P.E.), Dott.ssa Maristella DI MAURO e il suo direttore dr.ssa Maria Laura FORTE, con lo scopo di veicolare l’utilizzo dell’arte quale strumento per far fronte all’isolamento e alla devianza sociale. L’équipe incaricata per la realizzazione delle attività, coordinate dalla guida congiunta del Dott. Savino COMPAGNONE e della Dott.ssa Maria ALTIERI, ha organizzato lo svolgimento del corso su due distinte fasi: – una prima fase dedicata all’analisi e allo sviluppo delle capacità introspettive dei beneficiari attraverso la presentazione di opere pittoriche, di documenti fotografici, di testi di canzoni e di poesie. A seguito la psicologa dell’équipe, Dott.ssa Patrizia TUBIELLO, con lezioni di gruppo ha stimolato i detenuti ad un allenamento emotivo, interiore e accurato attraverso la lettura profonda di ciò che si osserva oltre l’aspetto superficiale. Una seconda fase, a cura del maestro d’arte Roberto BRANCO e del tutor e assistente sociale Michele LUCCHESE, si è concretizzata in un laboratorio esplorativo e di acquisizione delle competenze di base in campo grafico e pittorico. Il percorso ha integrato, inoltre, l’esplorazione artistica attraverso domande, esercizi sull’ascolto di se stessi e con l’illustrazione delle emozioni mediante un disegno o un dipinto per poi arrivare alla costruzione collettiva di una rappresentazione artistica con la tecnica della pittura su muro (murales), realizzata nell’area esterna adibita ai colloqui con i familiari e gli aventi diritto del personale ristretto del carcere. A conclusione del progetto, si è tenuto ieri un evento di inaugurazione con la partecipazione di tutti i principali attori per conferire il giusto merito ai risultati conseguiti dai detenuti. Particolarmente gradita la presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Santa Maria Capua Vetere la dr.ssa Annamaria Ferriero.

 

 

Il Garante campano delle persone private della libertà personale, Samuele Ciambriello: «Queste progettualità devono avere un proseguo, per questo la buona notizia è che la Regione Campania si è resa disponibile a co-finanziare con Cassa delle Ammende questi percorsi di inclusione per la durata di tre anni. Sono occasioni per fornire a chi vive una condizione di privazione della libertà nuove prospettive di risocializzazione

 

Potrebbe piacerti...