Oggi 20 giugno si celebra la Giornata mondiale del rifugiato.
Milioni di persone, in tutto il mondo, soffrono a causa di guerre, carestie, epidemie e problemi politici. Il numero è salito maggiormente a causa della guerra in Ucraina.
In Italia sono circa 354 mila ad aver abbandonato il proprio paese d’origine e il 41% di questi proviene proprio dal paese attaccato dalla Russia.
Nonostante l’articolo 10 della nostra Costituzione obblighi ad adempire al compito di accoglienza dello straniero perseguitato e richiedente asilo, è sempre più difficile entrare in quest’ottica e adottare dei veri e propri programmi per accogliere tali persone.
Negli ultimi tempi sempre più barconi sono affondati nel Mediterraneo lasciando una scia di vittime, gente pronta a cambiare la loro vita pur di non morire nel proprio paese.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto a proposito: “Da sempre l’Italia è in prima linea nell’adempiere all’alto dovere di solidarietà, assistenza e accoglienza, secondo quanto previsto dalla Costituzione per coloro ai quali venga impedito nel proprio paese l’effettivo esercizio dei diritti e delle libertà democratiche”.
“Il senso di umanità e il rispetto per i più alti valori iscritti nella Costituzione repubblicana impongono di non ignorare il loro dramma”. Continua Mattarella.
Per cercare di superare questo situazione drammatica bisogna prima di tutto essere disposti ad accogliere ed integrare i rifugiati. Aiutarli ad adattarsi e concedere loro un’opportunità. Solo in questo modo si potranno cercare di evitare eventi catastrofici che portano alla morte di molte persone, sia fisica che psicologica.