Quello che e’ accaduto a Caserta, e’ una morte assurda, dove le spiegazioni sono totalmente assenti. Una morte con la famosa “roulette russa”. Il racconto del giovane omicida, Antonio Zampella e’ choccante, davanti ai carabinieri di caserta. La sua descrizione nella morte del suo giovane amico, il 19enne pizzaiolo Marco Mongillo e’ raccapricciante. Prima l’acquisto dell’arma del delitto a Castelvolturno, spinelli, champagna, poi sfidare la sorte con i primi 2 colpi a vuoto, mirati alla tempia verso se stessi; il terzo, purtroppo fatale puntata alla tempia del giovane amico, “perche’ pensavo fosse scarica”.
Per i carabinieri, ci sarebbero ancora dei buchi neri, nel racconto del giovane amico della vittima, ma cio’ che smuove le coscienze, e’ il totale vuoto di valori, rappresentato da individui, che in un attimo, dimenticano cosa sia un futuro migliore, e spazzano via le loro anime, senza una vera ragione.