“Mai la verità del lieto Annuncio potrà essere solo una verità astratta, di quelle che non si incarnano pienamente nella vita delle persone perché si sentono più comode nella lettera stampata dei libri .Mai la misericordia del lieto Annuncio potrà essere una falsa commiserazione, che lascia il peccatore nella sua miseria perché non gli dà la mano per alzarsi in piedi e non lo accompagna a fare un passo avanti nel suo impegno.” Queste le parole di Papa Francesco durante la Messa del Crisma nella Basilica Vaticana, dove i sacerdoti della diocesi di Roma hanno rinnovato le promesse sacerdotali e sono stati benedetti gli Oli dei Catecumeni e degli Infermi e il Crisma che serviranno per l’amministrazione dei Sacramenti nel corso dell’anno .Il Pontefice ha poi proseguito :” Non può essere presuntuosa l’evangelizzazione. Concreta, tenera e umile e così l’evangelizzazione sarà gioiosa. Non può essere rigida l’integrità della verità. Perché la verità si è fatta carne, tenerezza, bambina, uomo, peccato in croce”. Infine , Papa Francesco ha espresso le sue considerazioni su due concetti importanti ,paura e coraggio:” Superare la tentazione della paura: quel non avere il coraggio di farsi riempire fino all’orlo, quella pusillanimità di non andare a contagiare di gioia gli altri Le gioie del Vangelo sono gioie speciali” e vanno messe in otri nuovi”, in cui il lieto annuncio si conserva bene, non diventa aceto e si versa in abbondanza. Come le anfore di pietra delle nozze di Cana, che Maria ordina di riempire fino all’orlo. Senza la Madonna non possiamo andare avanti nel nostro sacerdozio”, ha aggiunto a braccio. La sua pienezza contagiosa ci permette di superare la tentazione della paura.Quel non avere il coraggio di farsi riempire fino all’orlo, quella pusillanimità di non andare a contagiare di gioia gli altri”.