Sono passati 36 giorni dalla vittoria di Vincenzo De Luca come Presidente della Regione Campania ed ecco che arrivano le prime notizie sulla composizione della nuova giunta. Prima ancora dell’insediamento, che avverrà in Aula, al Centro Direzionale, giovedì pomeriggio, De Luca ha enunciato i suoi fedelissimi o forse dovremmo dire “le sue”. Parliamo, infatti, di ben 6 donne, a fronte di soltanto 2 uomini, i quali però vantano una formazione politica a discapito di quelle più tecniche della controparte femminile, “una valanga rosa” come l’ha definita lo stesso De Luca.
Da una parte, dunque, ci sono il deputato Pd e avvocato Fulvio Bonavitacola come vicepresidente (entrerà in carica come presidente qualora De Luca fosse nuovamente sospeso), con deleghe all’Urbanistica e all’Ambiente, e alle Attività produttive Amedeo Lepore che, oltre ad essere professore di storia economica presso li dipartimento di Economia della Seconda Università di Napoli (Sun) e docente presso il dipartimento di Impresa e management della Luiss, è stato Assessore all’Edilizia del Comune di Napoli e segretario della sezione del Pci “Carlo Fermariello”. Dall’altra: ai Fondi europei Serena Angioli, dirigente dell’area programmi dell’Agenzia nazionale per i giovani, ai Fondi europei; al Bilancio Lidia D’Alessio, professore ordinario di economia aziendale presso l’università di Cagliari, titolare della cattedra di organizzazione aziendale presso la Luiss di Roma e professore associato di ragioneria pubblica presso La Sapienza di Roma; alla Start up e Internazionalizzazione Valeria Fascione, direttore del marketing strategico della Fondazione Idis – Città della Scienza; alla Scuola e alle politiche sociali Lucia Fortini, titolare della cattedra di Metodologia e tecniche del servizio sociale all’Università Federico II di Napoli; alla Formazione e pari opportunità Chiara Marciani, esperta in programmazione, attuazione e controllo dei fondi europei; alle Risorse umane Sonia Palmieri, esperta in pianificazione, gestione e sviluppo dei processi relativi al personale. Il nuovo presidente della regione ha deciso per una Giunta “snella”, tenendo per sé le deleghe all’Agricoltura, alla Cultura, ai Trasporti e alla Sanità, quest’ultima però commissariata. De Luca ha poi nominato anche quattro consiglieri: Francesco Caruso per i rapporti internazionali, Paolo De Ionna per le amministrazioni centrali, Sebastiano Maffettone per l’organizzazione culturale, e Mario Mustilli come consigliere finanziario.
L’attività di governo partirà, come abbiamo detto, giovedì con l’insediamento del Consiglio regionale e la lettura del programma di governo per i prossimi 5 anni: gli snodi fondamentali saranno quelli del Porto di Napoli, della Terra dei fuochi, di sanità e trasporti, con una certa attenzione dedicata anche agli stipendi dei dipendenti della Regione con le varie aziende partecipate. Molto da fare e poco tempo da perdere, per un presidente che ha già dimostrato di voler accorciare i tempi nominando la giunta prima dell’insediamento e mettendoci meno tempo di quello impiegato dall’ex presidente della Regione Campania, 
Stefano Caldoro, che per nominare i suoi assessori ci mise circa 50 giorni e di Bassolino che ne impiegò 48. Di certo non la sola differenza se si pensa al rapporto invertito tra presenze femminili e maschili (con Caldoro 2 donne su 8, e dopo un avvio di genere ancora più stentato e grazie a dei ricorsi. Ci si domanda, però, se la nuova direzione servirà a smuovere le acque in cui è impantanata, ormai da tempo, la nostra regione.
Ultima considerazione: doveva essere un Vicepresidente che, a dire di De Luca, ci doveva emozionare. Con tutta la stima che abbiamo per l’on. Fulvio Bonavitacola, il suo nome ci ha lasciati leggermente impassibili.
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