La violenza sui mezzi pubblici è diventata un’altra costante di questa città. Bande di baby gang, specialmente nel week end, sfogano tutta la loro brutalità, sui passeggeri di metropolitane e pullman. L’ultimo episodio di prepotenza è accaduto qualche ora fa. Un autista dell’ANM è stato aggredito da due ragazzi di sedici anni, che l’hanno picchiato e malmenato, fratturandogli la spalla. Tutto è avvenuto, dopo che il conducente aveva richiamato i due ragazzi, che stavano infastidendo i passeggeri. I sedicenni prima l’hanno offeso verbalmente poi, non appena il bus si è fermato, l’hanno trascinato fuori e l’hanno picchiato ferocemente. Si trovavano in Viale Dohrn, nessuna zona periferica della città, ma una strada centralissima alle spalle di Via Caracciolo. Non che la zona conti, per etichettare un episodio di violenza come tale, ma per sottolineare che siamo dinanzi a un fenomeno diffuso, che interessa tutte le aree della città.
Qualche settimana fa episodi simili si sono manifestati a bordo della metropolitana Linea 1. Gruppi di ragazzi tra i sedici e diciotto anni, durante i week end, prendono il controllo dei vagoni e iniziano a molestare le persone a bordo. Offese pesanti, spintoni e anche colpi, tutto avviene durante le corse, senza che nessuno sia in grado di bloccare questi “piccoli clan”. C’è stata anche qualche denuncia, ma per ora sono ancora poche per quantificare il problema. Problema che l’ANM ha provato a risolvere, aumentando nel week end le ronde di guardia e la security, sempre presente nelle stazioni più a rischio, ma che ancora non è riuscito ad arginare.
Questo sistema di sicurezza, però, non è esteso agli autobus, dove, come dimostra l’ultimo incidente, le baby gang agiscono indisturbate. Per non parlare del fenomeno dei borseggiatori, che con estrema facilità, non essendoci un controllo, rubano i portafogli dei passeggeri. I pullman, nonostante siano dotati di telecamere interne, diventano, così, il territorio di nessuno, dove si può manifestare qualsiasi forma di violenza, dal furto alla molestia, dallo spintone all’offesa. Al pari della strada, divengono luoghi, dove iniziare a temere per la propria incolumità. Cosa questa, impensabile in qualsiasi paese civilizzato. La stessa ANM, dopo l’ultima aggressione, ha spiegato che non è semplice risolvere la situazione: «Con le forze dell’ordine abbiamo individuato alcuni punti caldi della città. Con la loro collaborazione il fenomeno si era un po’attenuato. Da soli, però, non siamo in grado di risolverlo, perché sfugge non solo al nostro controllo, ma anche a quello delle forze dell’ordine stesse».
Episodi come il pestaggio del conducente o come, i maltrattamenti ai danni dei passeggeri, devono essere debellati prontamente, evitando che dilaghino ulteriormente. Bisognerebbe mettere in piedi un sistema di sicurezza, che sia in grado di coprire le diverse unità, in modo costante. Agenti della security dovrebbero iniziare a girare sui vari mezzi, specialmente la sera e nei week end, per sorvegliare ed evitare il ripetersi di violenze. Perché solo aumentando il controllo, visto lo stato di totale anarchia, in cui si trovano i mezzi pubblici, è possibile immaginare un servizio che sia sicuro per i suoi passeggeri.