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GLOBULI AZZURRI ,PIERPAOLO MARINO: “VI RACCONTO COME NACQUE IL PATTO SCUDETTO. RINFORZARE IL NAPOLI? UN DIFENSORE”

L’ex dirigente sportivo azzurro Pierpaolo Marino è intervenuto ai microfoni di “Globuli Azzurri”, trasmissione condotta da Samuele Ciambriello e andata in sulle frequenze di JulieItalia(canale 19 del digitale terrestre) e SKY 903 .  Ecco le sue parole:

“Un aneddoto del Napoli di Maradona? Tanti sono gli episodi che potrei raccontare, partendo dall’acquisto di Romano che ci permise di equilibrare la squadra. Il presidente Ferlaino mi disse che se volevo comprare un regista, dovevo vendere un giocatore. Così cedetti Raimondo Marino alla Lazio e mi avanzarono anche dei soldi. Rimanendo in tema aneddoti, vorrei ricordare la notte di Tolosa nell’ormai lontano 1 ottobre 1986. Paradossalmente quella debacle fu la svolta della stagione. Ottavio Bianchi, allenatore dell’epoca, fece tirare ai più scarsi i primi 3 rigori mentre la compagine francese schierò i migliori tra cui Stopyra, il centravanti della nazionale francese. Dopo 3 rigori, i più scarsi avevano segnato. Quando la lotteria dei rigori sembrava sorriderci, furono proprio Bagni e Maradona a tradire dal dischetto. Andammo così fuori al primo turno. Dopo la sconfitta si parlava addirittura di licenziamento per l’allenatore. La partita successiva di campionato col Torino divenne un momento cruciale. Ci riunimmo negli spogliatoi e facemmo un vero e proprio patto per lo scudetto. Fui io stesso a dire che avevo ancora grande fiducia nella squadra nonostante la sconfitta di coppa, e così fissammo tutti insieme due obiettivi, Scudetto e Coppa Italia. Quando uscimmo dallo spogliatoio, i giornalisti già sapevano cosa ci eravamo detti all’interno. Il giorno dopo mi ritrovai in mano la Gazzetta dello Sport che lamentava della nostra poca umiltà, in quanto a seguito di una rovente sconfitta, si era parlato addirittura di titolo. La verità la sanno tutti, vincemmo entrambi i premi. Il pericolo della gestione Sarri è l’eccessiva autostima. Un altro pericolo da non sottovalutare è rappresentato dall’eventuale cessione degli attuali top player azzurri. Se si riconfermano tutti i giocatori di quest’anno e si inseriscono due tre innesti giusti, possiamo lottare per lo scudetto. Chi comprerei? Un difensore centrale, è in questa zona del campo che il Napoli deve avere più top player. Bisogna dare la stessa qualità nei ricambi come li ha la Juve. Davanti e a centrocampo il Napoli è ben coperto. Il clima dell’epoca? Clima idilliaco. Il presidente Ferlaino era un fenomeno nel mantenere i rapporti coi politici e col palazzo. Noi avevamo tra i tifosi i parlamentari dell’epoca, qualche volta venivano anche nei ritiri fuori casa. A questa società servirebbe una squadra dirigenziale, sarebbe l’ideale. Ferlaino si era attorniato di consiglieri che avevano grande rilevanza. Hamsik? Ci avevo visto lungo. Lo vidi giocare per soli 7 minuti in Brescia Albinoleffe subentrato a Milanetto, e rimasi incantato da quel giocatore che allora aveva solo 18 anni.”

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