Dal 26 Luglio 2016, cioe’ la data del trasferimento di Gonzalo Higuain alla Juventus, tutti a chiedersi quale sara’ il comportamento dei tifosi Napoletani di fronte a “core n’grat” Higuain, nel suo antico regno e diremo a questo punto dei suoi antichi e arrabbiati sostenitori. Non molto tempo fa’, si scomodarono le istituzioni campane in rappresentanza dei cittadini, con De Magistris a suonare la carica di cotanto affronto verso un popolo azzurro defraudato dal vil Gonzalo, tuonando con impeto: “quello di Higuain e’ stato un tradimento grave per Napoli”.Gonzalo intanto segna contro gli azzurri allo Juventus Stadium in campionato, decidendo probabilmente il Campionato, tradisce la sua “non esultanza” con un sorrisino malizioso che lascia trasparire la giusta soddisfazione e in conseguenza di cio’, le televisioni immortalano l’ira funesta di De Laurentiis, suo nemico giurato e di tanti tifosi azzurri che brulicanti di rabbia, vorrebbero mirare con il telecomando o arma contundente verso il 50 pollici al plasma, appena acquistato per l’occasione irripetibile..Ritornando alla partita del San Paolo, Domenica sera non sara’ solo la partita di Higuain, ma un big-match fondamentale per gli azzurri, soprattutto in chiave Champions e sarebbe un autentico suicidio personalizzarla in una sfida contro un singolo individuo, che pur ha dato tanto alla societa’ azzurra…… Eppure in tanti sognerebbero alle 20,45, di essere allo stadio San Paolo e per magia catapultarsi nelle vesti del grande Eduardo nella figura del “Professore”, Don Ersilio Miccio un musicista che nel tempo libero vende saggezza alla gente di Napoli che chiedono insistentemente con quali mezzi offendere il Duca Alfonso Maria Di Sant’Agata dei Fornari (Higuain), reo di passare nei vicoletti di Napoli, non tenendo alcun conto dei mobili e oggetti degli abitanti dei bassi. Eduardo risponde che “la migliore offesa e’ il pernacchio, non la pernacchia che e’ di bassa qualita’, scadente e poco elegante. Il Pernacchio e’ per pochi eletti, una fusione tra un pernacchio di petto e e quello di testa”.