Come far quadrare il cerchio alla svelta. E mettere una pietra sulla crisi di governo. Mattarella alla prova del fuoco. Il via vai delle consultazioni è partito ufficialmente ieri. Mentre il tam tam delle indiscrezioni in salsa pronostici natalizi, macina nomi. Cognomi. E scenari.
La ricetta più gradita al Colle? Facile. Un reincarico a Renzi per un governo politico che sforni la legge elettorale. E non se ne parla più. Si fanno le feste in santa pace. Avanti il primo. Tocca a Grasso. Tra le nomination più papabili. Seguono la presidente della Camera, Laura Boldrini e il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Facendo un po’ di calcoli con il calendario alla mano una cosa è certa: il 15 dicembre si riunisce il Consiglio Europeo. E per quella data, il Quirinale vorrebbe proprio avere un nuovo governo in grado di rappresentare l’Italia al tavolo dei 27 leader. Un vincolo temporale che restringe molto il campo delle possibili soluzioni alla crisi. Sì perché di fatto gli unici nomi in grado di arrivare credibilmente all’incarico e al giuramento (non alla fiducia) per quella data sono lo stesso premier uscente Renzi, l’attuale ministro dell’Economia Padoan, o l’attuale ministro degli Esteri Gentiloni. Si vedrà.
Intanto solo qualcuno in casa dem spera di poter arrivare al 2018, la fine della legislatura. Mentre i grillini pressano: subito al voto, poi referendum sull’euro. L’ipotesi reincarico si scontra però con il no di Renzi che vorrebbe quasi quasi sfilarsi. E indica due vie: elezioni subito dopo la sentenza della Consulta sull’Italicum, attesa il 24 gennaio. O un governo di responsabilità nazionale con una maggioranza larga, fino alla fine della legislatura.
Vuole tornare subito alle urne il leader della Lega, Matteo Salvini, che su Facebook va all’attacco dell’esecutivo e scrive: “Il governo vuole imporre con la forza l’accoglienza di migliaia di immigrati anche ai 5.400 Comuni che fino ad oggi hanno detto no. E vuole regalare ai “sindaci buonisti” 500 euro per ogni immigrato ospitato. Ma quale governo? A casa Renzi e Alfano, e a casa anche i 174.000 sbarcati quest’anno!”
Solo una strada: voto subito”. “#IoVoglioVotare: no a un governo lacrime e sangue” è poi la dichiarazione che Beppe Grillo affida a Twitter. E sul suo blog si legge: “La legge elettorale c’è già. E se i parlamentari non maturano la loro pensione d’oro chi se ne frega!”. Per i 5 Stelle “ci aspetta un anno durissimo, che deriva dalla totale irresponsabilità del governo. L’unica soluzione per evitare un nuovo governo al guinzaglio di Bruxelles è il voto popolare, il più presto possibile”. E il movimento torna a candidarsi per la guida del Paese: “A questa nuova ondata di austerità c’è una sola alternativa, un governo politico a guida M5S”.
Le consultazioni continueranno fino a sabato. Oggi, venerdì, si riprende a partire dalle 10 con i gruppi parlamentari. Poi Mattarella si prenderà la domenica di riflessione e dovrebbe lunedì annunciare la sua soluzione. Non si esclude un nuovo e rapidissimo round di consultazioni. Ma il Consiglio Ue incombe.
fonte ilmattino