Un vero e proprio “stress test” per la maggioranza, un crocevia difficile da governare. E’ quello che attende il premier Giuseppe Conte da questa settimana, mentre inizia la delicatissima fase della riapertura pressoché totale del Paese.
La prima prova d’Aula è sulla giustizia: mercoledì si votano le mozioni di sfiducia al ministro Alfonso Bonafede e Iv, che potrebbe incontrare Conte per discuterne martedì, fino all’ultimo non scioglie la riserva.
Ma il fronte più impegnativo è quello economico: il premier avvia il lavoro sul nuovo decreto su semplificazioni e appalti, ma non è ancora pronto il testo finale del dl Rilancio, approvato mercoledì in Consiglio dei ministri, e già si torna a discutere del Mes, il fondo salta Stati inviso al M5s.
Sarebbe già possibile fare domanda per accedere a 36 miliardi di fondi per la sanità ma il premier prende tempo, in attesa di capire se servirà o il Recovery Fund sarà davvero consistente e immediato. Conte martedì sarà in Aula a riferire sulle nuove misure sulle riaperture. Ma è al passaggio di mercoledì, che già guarda la maggioranza. Si vota al Senato, dove i 17 di Iv sono determinanti, una mozione di sfiducia al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, bersaglio da mesi dei renziani per la sua linea sulla giustizia. I più dubitano che Matteo Renzi decida di andare fino in fondo: sfiduciare il capo delegazione M5s vorrebbe dire far saltare il governo. E allora, dice una fonte di governo Pd, “per noi ci sarebbero solo le elezioni, magari con Conte candidato di una coalizione larga”. Ma Renzi non ha ancora sciolto la riserva e, raccontano da Iv, nel gruppo più d’uno sarebbe tentato dall’amo gettato da Emma Bonino. La senatrice di +Europa ha infatti presentato una sua mozione di sfiducia a Bonafede, che si aggiunge a quella del centrodestra. La sostengono Azione, con Matteo Richetti, e Fi, con alcuni senatori ed Enrico Costa. Ma soprattutto l’invito di Benedetto Della Vedova è ai renziani, perché aderiscano e votino sì. Il leader di Iv ha convocato per mercoledì mattina un’assemblea del gruppo, per decidere. Ma decisiva è in realtà una convocazione attesa da Palazzo Chigi e non ancora pervenuta: è il secondo incontro in programma con Conte per discutere delle proposte di Italia Viva al governo. “Serve un chiarimento politico in generale sui nostri temi, a partire da quelli economici, e specifico sui temi della giustizia”, dice Ettore Rosato.