Ore concitate in vista delle prossime scelte del capo dello Stato sul governo con Lega ed M5s che continuano il dialogo e chiedono al Colle 24 ore per provare a trovare un’intesa. Faccia a faccia tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio che formalizzano, poi, la richiesta al capo dello Stato di poter avere più tempo per cercare la quadra. “Entro 24 ore conto di avere qualcosa da dire“, fa sapere il leader del Carroccio. “Qualunque cosa accada l’alleanza del centro destra non si romperà, è un prerequisito“.
“Ora aspettiamo che Silvio Berlusconi dica parole chiare entro 24 ore: Di Maio s’è già espresso e non possiamo chiedergli molto di più”, ha sottolineato Gianmarco Centinaio, capogruppo Lega al Senato. “Sono molto ottimista – ha spiegato Centinaio -. L’importante è che ci sia un accordo politico tra Salvini e Berlusconi e che entrambi decidano che posizione devono tenere i gruppi”. E il senatore leghista sulla scelta del profilo per la premiership sottolinea che la scelta spetta a Salvini e va concordata con il M5S. Un premier tecnico? “Per noi sarebbe meglio un politico”,conclude Centinaio .
Quando la strada sembrava segnata verso l’indicazione da parte del capo dello Stato di un premier ‘neutrale’, in mattinata, mentre Salvini fa sapere di voler “provare fino all’ultimo” a dar vita a un governo politico, arriva una dichiarazione di Luigi Di Maio che sottolinea di non avere veti su Berlusconi ma ribadisce il dialogo “solo con la Lega”. Parole apprezzate in ambienti azzurri mentre su Forza Italia e sull’ex premier Silvio Berlusconi arriva il pressing della Lega. Il Cavaliere è in continuo contatto da Milano con i suoi più stretti collaboratori, a partire da Gianni Letta. E sul piatto della trattativa per consentire il via libera da parte di Fi all’Esecutivo M5s-Lega ci sarebbero anche ministri graditi al Cav, nomine pesanti in Rai e nelle principali commissioni parlamentari politiche. I gruppi di Forza Italia di Camera e Senato si riuniscono e fanno sapere di rimettersi alle decisioni del Cavaliere sul governo.
“Forse vale la pena che si sperimenti un governo giallo-verde, vediamo cosa può offrire…“, dice Paolo Romani, senatore di Forza Italia, subito dopo l’incontro tra i senatori azzurri a Palazzo Madama. “Vedremo poi -conclude Romani – di sicuro ci sono precedenti illustri come col governo Letta e Monti, quando all’interno del centrodestra si erano assunte posizioni diverse senza rompere la coalizione”.