Per il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ,Graziano Delrio, bisogna impegnarsi e fare delle scelte coraggiose per evitare che : “l’Atac”, posso seguire l’esempio di Alitalia e quindi rischiare la stessa sorte.
“Il paragone con Alitalia è purtroppo pertinente. Anzi”, afferma il ministro in un’intervista al Messaggero. “La mobilità a Roma, la capitale del nostro Paese, è una questione forse anche più seria e complessa. Il tempo non lavora a favore di chi deve decidere, cioè dell’azionista. Il rischio del dissesto finanziario è reale e, sottolineo, non va sottovalutato. Già due manager hanno lasciato il campo e non vorrei che anche il terzo gettasse la spugna”.
Proprio ieri , l’Antitrust , ha deciso una multa di 3,6 milioni di euro per Ataca , a causa delle corse soppresse senza adeguata informazione agli utenti e i radicali italiani hanno depositato in Campidoglio le firme per un referendum consultivo teso alla liberalizzazione dell’azienda di trasporto pubblico della Capitale. Inoltre gli stipendi per i dipendenti sono in gran rischio, mentre per i fornitori la sorte è quella di non essere pagati.
“Questi – afferma Delrio – sono i temi sul tavolo. L’azionista deve scegliere in fretta o saranno guai,acendo scelte gestionali e operative rapide. Noi, come governo, ci siamo, perché si tratta di una questione nazionale. Però ognuno deve assumersi le proprie responsabilitçà ,io come ministro lo faccio, stessa cosa deve fare chi ha la responsabilità dell’amministrazione capitolina”.