“I voti delle amministrative sono complessi, se noi esaminiamo città per città le varie coalizioni, sono diverse tra di loro. È chiaro che poi il risultato risente di quello che sono i territori. Dinamiche particolari, da Padova a Lecce dove vinciamo, anche nelle zone bianche come Lucca; perdiamo invece nelle zone rosse. La questione è molto pesante. A Napoli e provincia noi abbiamo tutti i sindaci, evidentemente c’è un problema di scelta di candidati efficaci, e non basta mettersi solo insieme. Bisogna coinvolgere pezzi di società.”
Così si espressa l’ex senatrice Graziella Pagano nel corso del dibattito durante la trasmissione “La Politica a raggi X” in onda su Julie Italia (ore 23:00 di stasera, canale 19 dtt), condotta da Samuele Ciambriello
Sull’imminente congresso del Pd e nascita del comitato 30, è stata lapidaria:
“Non è un cartello di renziani, nel comitato 30 sono confluiti coloro che hanno la forte esigenza di costruire una piattaforma programmatica e anche il problema di selezionare una classe dirigente. Innovazione nel metodo politico che si fa nei territori e nei partiti. È riduttivo contestare chi ha pacchetti di tessere o viene definito potente. I congressi si vincono con i delegati delle sezioni. Se si vuole vincere, si va sui territori, si porta una piattaforma politica, si costruisce una candidatura, e ci si misura. Io non vedo altri modi. Altra cosa quando bisogna cambiare metodo, sicuramente bisogna apportare linfa e nuove idee e questo è molto importante. Dentro il comitato 30 ci sono persone giovani che vogliono cambiare, che vengono però da esperienze che sono quelle delle componenti. Non è che sono nati oggi o ieri. Ognuno di loro risponde a una componente. Non mi piace questa demonizzazione che fanno di alcuni esponenti del Pd.”