di Graziella Pagano
Vado a dormire. Ho fatto decine di “nottate” così. Certamente questa è molto amara. Il Sud ha visto un trionfo netto dei 5 Stelle. In Campania siamo ridotti all’osso.
Dovrei essere sconfortata o avvilita eppure un senso di “sollievo” mi avvolge. Ma come Graziella sei sollevata? Sì e vi spiego perché.
Per troppo tempo c’è stata arroganza e miopia da parte di tanti di noi (mi ci metto dentro anche io). Non abbiamo saputo cogliere non solo il malessere delle persone (il dato è evidente) ma anche quello dei nostri militanti. Ci chiedevano più ascolto più coinvolgimento meno liti. Soprattutto meno liti.
Invece la risposta è stata miope indifferente quasi infastidita.
E questi errori si pagano.
Si paga la gestione esasperatamente correntizia del partito. Si paga l’aggressività di quella regionale con De Luca che non ha colto, lui che pure è uno che sa capire le dinamiche, cosa stesse montando sui territori.
Per questo nessuno pensi di essere esente da responsabilità.
Il dato è drammatico e come tale investe tutti. Segretario Regionale e Provinciale Presidente della Giunta Sindaci Consiglieri e Parlamentari uscenti che non saranno rieletti (quasi tutti).
Ho letto in queste ore parole di grande intelligenza politica e lucidità da parte di tanti compagni e amici impegnati ogni giorno sui territori. È necessario ripartire da loro.
Con stile e sobrietà.
So che Matteo Renzi sta valutando di dimettersi. Con il PD ridotto al 19% è comprensibile che voglia fare questo gesto.
Ma nessuno si illuda che tolto Renzi i nostri problemi si annulleranno d’un tratto.
Anzi.
Matteo ha fatto una battaglia generosa e caparbia. Ma ormai il paese era su un’altra frequenza.
Chi dopo di lui? Una cosa alla volta.
Se davvero Renzi dovesse rassegnare le dimissioni credo che a ruota dovranno seguirlo anche i Segretari locali. Specie quelli del Sud dove è più drammatica la sconfitta.
Ma anche qui, vorrei dire, buttare la croce unicamente su di loro sarebbe ingiusto e stupido.
Si convochino gli organismi dirigenti in modo permanente.
Io sono parte dell’assemblea nazionale e componente della direzione regionale. Farò nel mio piccolo la mia parte.
Perché voglio bene al mio Partito e penso che abbia bisogno dell’amore di tutti quelli che ci credono ancora.
Ma, vi prego, nessuno “abbia a pretendere”.
Da oggi le rendite di posizione sono finite. Si volta pagina.
Ora capite perché sono “sollevata”.
Perché i nuovi capitoli saranno scritti soltanto da chi vuole “dare” e non da chi vuole “avere”.
Al lavoro e alla lotta. È l’Alba di un nuovo giorno. E come detto qualche giorno fa, noi non moriremo.
Feriti sì, Morti mai.