“Sforzo straordinario del Governo nell’incontro di oggi con Comuni e Province – scrive il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri sul suo profilo twitter – : fondo da 3,5 miliardi nel decreto aprile per accogliere le richieste dei sindaci in prima linea nel contrasto agli effetti del Covid-19. Insieme supereremo la crisi”.
“Apprezziamo lo sforzo del governo, una iniezione di 3 miliardi di euro, una cura per le città – ha detto il presidente dell’Anci, Antonio Decaro -. Ma queste risorse rischiano di essere comunque insufficienti rispetto al calo delle entrate che noi sindaci stimiamo in circa 5 miliardi di euro. Pur, quindi, riconoscendo un significativo sforzo, abbiamo chiesto e ottenuto un tavolo di monitoraggio per tenere sotto controllo le perdite dei Comuni che dipenderanno dai tempi del lockdown”.
“Le entrate dei Comuni stanno scendendo, e scenderanno inesorabilmente, in base al protrarsi della fase di stop e al tempo necessario per un vero riavvio – continua Decaro -. Al momento per il mese di marzo, il primo di lockdown, abbiamo riscontrato un calo del 53 per cento, relativamente alle entrate tributarie, e del 22 per cento per le entrate tariffarie. Numeri che ci dicono che queste risorse sono fondamentali. Non si può dimenticare che i Comuni funzionano esattamente come le aziende: entrate e uscite regolano il bilancio e quindi la sostenibilità delle spese. Ma le spese di un Comune significano servizi per i cittadini: raccolta rifiuti, trasporto pubblico, servizi sociali. Ecco perché quando si parla di quanto serve ai Comuni si deve tenere ben presente che o si garantisce l’equilibrio di bilancio degli enti o si dice ai cittadini che i servizi essenziali non saranno più assicurati”.
“Un incontro positivo nel quale abbiamo avuto dal Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri abbiamo avuto rassicurazioni importanti che nel prossimo decreto legge ci saranno risposte chiare per Province, Comuni e Città metropolitane – ha detto il presidente di Upi Michele de Pascale -. A partire dal fondo di 3,5 mld (di cui 500 mln per province e città metropolitane, ndr) per iniziare a coprire le entrate che stiamo perdendo a causa dell’emergenza” covid. “Via libera anche il tavolo di monitoraggio, che avevamo richiesto che andrà avanti per tutta la durata della crisi e servirà per avere chiaro il quadro dei bilanci. Come UPI – conclude – abbiamo inoltre presentato al Governo la nostra proposta di un Piano degli investimenti su strade e scuole superiori, per sboccare due miliardi di investimenti e dare una prima forte spinta la ripresa”.
IL GOVERNO AL LAVORO SUL DECRETO APRILE – Tutti i sostegni al reddito, dalla cassa integrazione ai congedi speciali, coperti fino a giugno. Introduzione del reddito di emergenza e conferma del bonus per gli autonomi che potrebbe salire anche oltre gli 800 euro. E’ questo, secondo quanto si apprende, lo schema cui sta lavorando l’esecutivo. In questi giorni si susseguono le riunioni per mettere a punto le misure e arrivare a varare il decreto entro fine mese.
Niente sanzioni e interessi a chi, per le difficoltà economiche legate all’emergenza Coronavirus, non dovesse riuscire a pagare in tempo la prima rata Imu-Tasi, in scadenza il 16 giugno. E’ questa, secondo quanto apprende l’ANSA, una delle misure allo studio. Ancora da stabilire entro quale data i ritardatari potranno saldare la rata senza essere sanzionati. Sarebbe tramontata invece l’ipotesi di consentire di fare slittare fino a settembre la prima scadenza di giugno.
Nuove assunzioni per gli infermieri saranno previste, secondo quanto apprende l’ANSA, nel prossimo decreto di aprile. Si tratterebbe di alcune migliaia di assunzioni, per fare anche fronte al carico dell’assistenza domiciliare legata all’epidemia di Covid-19.