“Prendo atto che Vincenzo Perrotta, presidente di ConfimpreseItalia Napoli e Area Metropolitana, membro della Giunta Nazionale di ConfimpreseItalia con delega alla lotta all’usura e all’illegalità, che da tempo si batte per la difesa della categoria, esponendo a rischi, cime è avvenuto nuovamente in questi giorni, se stesso, la sua famiglia e la propria attività, viene opinatamente marginalizzato dai meccanismi di rinnovo della Camera di Commercio di Napoli, quindi della reale rappresentatività da oltre tre anni, in quanto non presente sul territorio. Tutto ciò, inoltre, avviene in un momento in cui l’Ente camerale è svuotato nel suo ruolo, in quanto da tempo commissariato, e svilito dalle indagini della Corte dei Conti e della Procura di Napoli che hanno fatto maturare arresti e sequestri economici cautelativi a causa di progetti ritenuti fasulli dalla magistratura”.
Lo dichiara Guido D’Amico, presidente di ConfimpreseItalia, dopo l’ennesima devastazione dell’attività di Perrotta, avvenuta a pochi mesi di distanza da un evento analogo ed a pochi giorni dalla costituzione di parte civile di ComfimpreseItalia Napoli e Area Metropolitana in un processo contro usurai.
“I fatti, anche più recenti, purtroppo ci dicono che non è così – sottolinea il presidente D’Amico – e la motivazione della estromissione della nostra organizzazione dal rinnovo degli organismi camerali appare una contraddizione estremamente stridente. A questo punto è lecito chiedersi quali sono i criteri di rappresentatività sul territorio validi: chi produce una moltiplicazione di patronati o chi si batte, rischiando ogni giorno, per la difesa di una categoria, quella della piccola e micro impresa che costituisce il vero tessuto connettivo dell’economia italiana”?