Il virus dell’immunodeficienza umana ,HIV, è l’agente responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita .È un retrovirus del genere lentivirus , caratterizzato cioè dal dare origine a infezioni croniche, che sono scarsamente sensibili alla risposta immunitaria ed evolvono lentamente, ma progressivamente e che, se non trattate, possono avere un esito fatale.Il tempo medio di sopravvivenza dopo infezione da HIV è notevolmente allungato nei pazienti che seguono la terapia, infatti si può parlare di invecchiamento della popolazione affetta da HIV.Senza terapia, il tempo medio di sopravvivenza dopo aver contratto l’HIV è stimato da 9 a 11 anni, a seconda del sottotipo HIV.
Ma sembra proprio che dai recenti studi , condotti dall’istituto nazionale di salute americano e dalla casa farmaceutica Sanofi, si sia scoperto un particolare anticorpo capace di attaccare e forse vincere il 99% dei ceppi dell’Hiv. Questo nuovo anticorpo è stato già testato su 24 scimmie , rendendo evidente la capacità di attaccare il 99% dei ceppi dell’Hiv presenti nel sistema immunitario . E data questa emozionante scoperta, nel 2018, i medici dell’Harvard medical school, del Scripps research institute e del Massachusetts institute of technology , inizieranno le sperimentazioni sull’uomo per vedere se può prevenire o addiruttura curare l’infezione.
Per adesso non si può parlare di un futuro certo per abbattere definitivemente il virus, ma anno dopo anno le ricerche e i passi avanti sono notevoli e chi sa che questa nuova scoperta possa servire come aiuto o come punto di arrivo per i ricercatori , permettendo di studiare e trovare una cura definitiva a questa brutta malattia .
Negli ultimi anni i malati di Hiv sono aumentati in modo sproporzionato , ed è proprio per questo che l’urgenza di trovare un rimedio e una cura efficace è sempre più grande. Adesso non resta che attendere i risultati dei test sull’uomo e sperare gli stessi risultati ottenuti dai test effettuati sulle scimmie .