Un’antica e misteriosa leggenda aleggia intorno al Palazzo Donn’Anna, edificio imponente nel cuore di Posillipo ,costruito alla fine del XV secolo su un edificio già esistente, “La Serena“, di proprietà del marchese Dragonetto Bonifacio. Secondo la leggenda, Donna Anna Carafa, moglie del duca di Medina Coeli, amava organizzare magnifici ricevimenti a cui partecipava tutta la nobiltà spagnola e napoletana. Durante una di quelle feste il palazzo splendeva di luci più che mai, era tutto un via vai di servi e maggiordomi che si apprestavano ad ormeggiare le barche degli invitati, mentre la ricchissima, potente e temuta Donna Anna, nel suo preziosissimo abito rosso in lamine d’argento, accoglieva sprezzante ed orgogliosa i suoi ospiti. Quella notte era stato allestito, in fondo al salone, un teatrino per lo spettacolo di una commedia, i cui attori, secondo la moda francese in voga al tempo, erano tutti nobili. Tra essi vi era anche la bellissima e giovane Donna Mercedes de las Torres, nipote della duchessa, che recitava nel ruolo della schiava innamorata del suo padrone interpretato da Gaetano di Casapesenna. I due recitarono con tale passione che nella scena finale del bacio tutti applaudirono con entusiasmo, tutti tranne Donna Anna che invece impallidì logorata dalla gelosia nel vedere il suo amante baciare appassionatamente la giovane Mercedes. Nei giorni seguenti, le due donne si scontrarono violentemente e poi all’improvviso Donna Mercedes scomparve misteriosamente. Si sparse la voce che si fosse rifugiata in un convento in seguito ad un’improvvisa vocazione religiosa, ma il povero Gaetano la cercò disperatamente senza sosta in Italia, Francia, Spagna ed Ungheria, pregò, supplicò e pianse tutte le lacrime che aveva, fino a quando non morì in battaglia. La gelosia di Donna Anna le aveva avvelenato l’anima e quel livore non l’abbandonò mai, fino alla fine dei suoi giorni. Secondo questa leggenda nel palazzo appaiono, di tanto in tanto, il fantasma della crudele Donna Anna e le presenze dei due sfortunati amanti, Mercedes e Gaetano, che si cercano disperatamente in eterno. Una leggenda che rende ancor più affascinante questo luogo , che rispecchia le tradizioni campane .