L’isola della Gaiola è un tesoro nascosto, noto soprattutto per la fama leggendaria di luogo maledetto. Si tratta di una delle isole minori presenti tra le acque del Golfo di Napoli. Si trova di fronte a Posillipo, al centro del Parco Sommerso di Gaiola, un’area protetta dell’estensione di circa 42 ettari. L’isola si colloca nelle immediate vicinanze della costa, a soli 30 metri di distanza dal bagnasciuga. L’isola è formata da due isolotti minori, uniti tra loro da un ponte. Gli isolotti si trovano a pochi metri di distanza l’uno dall’altro. Sono pressoché delle stesse dimensioni. Uno di essi risulta da sempre disabitato, mentre sul secondo è stata costruita una casa, effettivamente abitata nel corso degli ultimi cento anni. L’isola prende il nome dalle cavità che caratterizzano la costa di Posillipo. Il termine “Caviola” è stato tramutato nel nome Gaiola. Nell’antichità l’isola veniva chiamata Euplea, in onore di Venere Euplea, divinità protettrice dei naviganti. Su di essa sorgeva un tempio a lei dedicato, risalente all’epoca Romana. Alla base degli isolotti sono stati rinvenuti i resti di altre strutture ricollegabili alla stessa antica civiltà. Ora le rovine si sono tramutate nell’habitat naturale di alcune creature marine. Si pensa che l’isola abbia ospitato il poeta Virgilio, al quale venivano attribuiti dei poteri magici. Agli inizi del Novecento l’isola della Gaiola sarebbe stata abitata da un eremita, noto come “Il Mago” o “Lo Stregone”. L’abitazione ora presente sull’isola avrebbe ospitato lo scrittore Norman Douglas, autore di “Land of the Siren”. L’isola potrebbe apparire come una perfetta meta per il relax, ma le leggende e le tradizioni locali vogliono che Gaiola sia maledetta, per via della morte prematura di coloro che in passato la abitavano. La serie di sfortunati eventi avrebbe avuto inizio attorno al 1920, quando il proprietario dell’isola di allora, un certo Hans Braun, fu trovato assassinato. Poco tempo dopo, la moglie morì per annegamento in mare. Il proprietario seguente dell’isola, Otto Grunback, morì di infarto mentre si trovava su di essa. proprietari successivi sono morti all’improvviso o si sono suicidati. Tra di essi, troviamo anche i membri della famiglia Agnelli. L’ultimo proprietario sarebbe stato arrestato dopo il fallimento della sua compagnia di assicurazione. Ora, probabilmente per motivi scaramantici, l’isola è disabitata e non ha più alcun proprietario. L’isola della Gaiola è molto semplice da raggiungere sia con l’automobile (Uscita Fuorigrotta Tangenziale di Napoli) che con i mezzi di trasporto. Dalla Stazione di Napoli o dalla Stazione di Campi Flegrei sono disponibili degli autobus che conducono verso Discesa Gaiola. Segue un tratto da percorrere a piedi per raggiungere il Parco Sommerso della Gaiola, con l’annesso Centro Accoglienza Visitatori.