Da Roma a Milano, da Napoli a Palermo, da Torino a Bari, ieri cristiani e musulmani hanno pregato insieme contro un nemico comune: il terrorismo internazionale. Anche in Italia, come in Francia, in tante chiese si tocca con mano la volontà della comunità cristiana e di quella islamica di fare argine contro il terrorismo, dopo la barbara uccisione, martedì scorso a Rouen, di padre Hamel, sgozzato mentre celebrava la Messa.
Delegazioni di associazioni islamiche ed imam, cittadini di religione musulmana ed esponenti dei centri islamici siedono così tra i banchi delle chiese nella giornata dedicata alle celebrazioni cristiane. A loro si rivolge il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni commentando l’iniziativa con un tweet
“Qui siamo a casa“: ha detto uno dei tre imam presenti ieri mattina per la messa nella chiesa di Santa Maria in Trastevere, a Roma. “Siamo venuti qui per dire ai nostri fratelli cristiani che siamo fratelli. Il terrorismo non appartiene a nessuna religione, è nemico di tutti noi”, ha aggiunto il religioso islamico.
Il presidente della Comunità del Mondo arabo in Italia (Comai), Foad Aodi, ha detto o che a livello nazionale almeno 15mila fedeli musulmani si sono recati in chiesa, seguendo il suo invito. Esprime però rammarico per la mancata unità di tutti i musulmani: in particolare per il tentennamento che ha avuto la Grande Moschea di Roma. Il portavoce del centro islamico italiano Omar Camilletti, ha preferito non partecipare ad atti che considera “più spettacolari che sostanziali”, mentre la Moschea ha aderito all’iniziativa ritenendola utile “ad avvicinare i fedeli delle nostre due religioni”.
“Oggi – ha ribadito Aodi – era la grande occasione per dire ai cristiani che siamo insieme a voi e per contribuire all’unità delle comunità musulmane in questo momento in cui noi musulmani siamo costantemente sotto l’attacco di movimenti politici di estrema destra e di trasmissioni costruite ad arte per parlare contro l’Islam”.
“Non sempre abbiamo sentito una reazione corale, ora questo invece si sta creando”. Da Cracovia, dove ha partecipato assieme ai giovani italiani alla Gmg conclusasi oggi, il cardinale Bagnasco non nasconde la sua gioia per l’iniziativa messa in atto oggi e sentitamente riuscita. Famiglia Cristiana riporta le sue parole e il suo auspicio che questo sia “l’inizio di un percorso nuovo”.