Economia e Welfare

Il 16 ottobre si celebra la giornata mondiale della alimentazione, istituita dalla FAO

Il 16 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, istituita dalla FAO per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della fame nel mondo e contro gli sprechi alimentari. Solo in Europa si stima ogni anno uno spreco di circa 100 milioni di tonnellate di cibo, con una produzione di rifiuti alimentari che supera i 100 chili pro capite. Su quest’ultimo argomento è intervento Filippo Bernocchi, Delegato ANCI Energia & Rifiuti, ponendo l’accento sull’importanza di una politica internazionale a supporto delle iniziative di risparmio alimentare finalizzate al minimo impatto ambientale:

La lotta agli sprechi alimentari è fondamentale non soltanto per diminuire la disparità delle condizioni di vita a livello mondiale – afferma Bernocchi – ma anche per la riduzione dell’impronta ambientale della produzione agricola, oltre che per assicurare la giusta disponibilità di cibo nel rispetto dei limiti ecosistemici. Si tratta di una delle più urgenti sfide a livello globale ed è per questo che siamo chiamati a unire le forze e affrontare un problema che riguarda, prima ancora che una questione di consumi, un radicale cambio mentale e culturale da parte di tutti.”

“In Italia quasi 150 kg di cibo per persona finiscono ogni anno nella spazzatura. Il nostro Paese è ancora lontano dalle direttive del Parlamento Europeo sul miglioramento della catena alimentare e sullo sviluppo di un’economia a bassa emissione di CO2 – continua Bernocchi – Si tratta di un fenomeno che pesa sull’utilizzo delle risorse messe in campo per lo smaltimento, nonchè sul bilancio finanziario e sulla spesa pubblica. ANCI è impegnata da anni nel richiamare l’attenzione su questo tema, ma il principale soggetto in grado di avviare un circolo virtuoso concreto e una regolamentazione capillare è il Governo, nella misura in cui riuscirà ad adoperarsi per approvare un sistema di leggi chiaro e moderno, che determini una direzione univoca per limitare gli sprechi”. 

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