Le molestie online, minacce, offese, si sono dimostrate “velenose” per il web nel 2017 almeno quanto le bufale in rete. Lo dimostrano gli sforzi che i colossi di internet quest’anno hanno messo in campo anche per contrastare cyberbulli e troll, mettendo in campo non solo intelligenza artificiale, ma anche controllori in carne e ossa.
Una strategia seguita da Facebook, che ha portato a 4.500 persone il team di controllo delle segnalazioni, e ha anche deciso di rendere più difficile la vita a quei molestatori “seriali” che, anche se vengono bloccati dalle proprie vittime, aggirano sospensioni e oscuramenti creando nuovi account, grazie ad algoritmi avanzati che riconosceranno tentativi di questo tipo e li bloccheranno.
Google per YouTube ha deciso di potenziare il team umano impegnato nella lotta contro il linguaggio d’odio, contenuti estremisti, commenti pedofili o filmati inappropriati per investitori pubblicitari. Entro il 2018 sarà composto da 10 mila persone.