Officina delle idee

IL BACIO DEL RISVEGLIO: UN’IMMAGINE DI NAPOLI LONTANA DALLA CLASSICA ICONOGRAFIA

Sabato 6 maggio alle ore 11,30 presso il PAN, Palazzo delle Arti  di Napoli si terrà la conferenza stampa di presentazione del videoclip musicale della cantautrice Shara  intitolato “Il bacio del risveglio“.

Attraverso un fantastico viaggio onirico nel mondo delle immagini, in questa nuova produzione, l’artista (al secolo Sarah Ancarola) intende scoprire e mettere l’accento su quello che viene definito il “rinascimento napoletano” mostrando però il volto di una Napoli a tratti sepolta e sconosciuta ricca di arte e cultura millenaria.

L’incontro verrà moderato dalla giornalista Lorenza Licenziati nel quale interverranno, oltre alla stessa artista:  L’Avv. Alessandra Clemente (Assessore ai Giovani del Comune di Napoli), il Dott. Carmine Sgambati (Assessore alla Città Metropolitana di Napoli) , il regista Michele Pesce, il giornalista e critico musicale Michelangelo Iossa, il Presidente dell’Associazione Base Condor Antonio Spagna ed il Vice Presidente del Cral Beni Culturali Antonio Fiore.

Il videoclip ha ottenuto il Patrocinio Morale del Comune di Napoli, atto voluto dal Sindaco Luigi De Magistris in persona.

Lo stesso è stato, inoltre, inserito dall’ “Assessorato alla Cultura ed al Turismo del Comune di Napoli” all’interno del programma del “Maggio dei Monumenti 2017“, iniziativa attraverso cui l’artista presenterà il videoclip in tre luoghi differenti della città. In ogni appuntamento, al termine della proiezione del videoclip, seguirà una breve performance musicale della cantautrice accompagnata dalla sua band.

Il videoclip è prodotto dalla Mediterranea e promosso dall’ “Associazione Terronian“, in collaborazione con “Base Condor” ed il “Cral Beni Culturali“, è diffuso da Suono Libero Music di Nando Misuraca, etichetta che sta inoltre curando la diffusione del singolo nelle radio italiane.

Il videoclip, firmato da Michele Pesce, ha il suo perno centrale nelle location, accuratamente scelte da Shara, che restituiscono allo spettatore un’immagine di una Napoli lontana dalla classica iconografia “commerciale” regno di camorristi e di antichi luoghi comuni e dall’essere “Tramutata in una avvelenata terra”, come recita il testo della canzone.

Potrebbe piacerti...