In Belgio avranno il torcicollo a furia di uscire dai tornei che contano sempre a testa alta! L’Italia calcistica ha ritrovato la dignità con un gesto iniziale di grande valore cicile e sociale.
Prima del fischio di inizio della finale per il terzo posto di Nations League a Torino, i giocatori di Belgio e Italia si sono inginocchiati come gesto antirazzista. L’ Italia chiude al terzo posto la seconda edizione della Nations League. Contro il Belgio decidono nel secondo tempo le reti di Barella e di Berardi, su rigore guadagnato da Chiesa. Due traverse e un palo (di Saelemaekers, Batshuayi e Carrasco) salvano Donnarumma, capitano per la prima volta in azzurro. Inutile la rete all’86’ di De Ketelaere.La finalina di Nations League tra Italia e Belgio è una partita speciale per il Gigio Donnarumma, che a 22 anni, 7 mesi e 15 giorni diventa il capitano più giovane della Nazionale negli ultimi 50 anni. È una partita importante per il portiere azzurro, che si mette così i fischi di San Siro alle spalle grazie all’accoglienza speciale a lui riservata da parte dei tifosi nello stadio della Juventus.
L’Italia riparte con una vittoria. La sconfitta di mercoledì con la Spagna aveva interrotto la serie record di 37 risultati utili, il 2-1 col Belgio offre segnali positivi per il risultato, per il ranking Fifa e soprattutto per il gioco. Qualcosa in più, insomma, del terzo posto in Nations League che il successo allo Juve Stadium assegna agli azzurri. Contro il Belgio, nella ‘finalina’ disputata a Torino, sono decisive le reti di Barella e Berardi (su rigore), inutile il gol all’86’ di De Ketelaere per il 2-1, fotocopia esatta del risultato dell’Europeo. Il Belgio recrimina per tre pali, ma il risultato è giusto e – fatto il conto delle reciproche assenze e rinunce – dice che l’Italia sa stare al livello delle migliori d’Europa.
“Ora l’appuntamento all’Olimpico per Italia-Svizzera? Sicuro..”. Roberto Mancini chiude il ciclo di ottobre di partite azzurre con la vittoria sul Belgio nella finalina di Nations League e guarda alla sfida decisiva del 12 novembre, quando l’Italia andra’ in cerca della vittoria che la qualificherebbe ai Mondiali.
“Abbiamo rivisto oggi l’Italia dell’Europeo? Era cosi’ anche con la Spagna – dice il ct, a RaiSport – ma li’ eravamo in 10 ed era difficile; altrimenti sarebbe stata la stessa partita di oggi”. Mancini e’ soddisfatto della prova del centrocampo (“abbiamo diverse soluzioni e giocatori con tanta qualità: e’ un dato positivo”) e della prestazione di Chiesa: “Lui non ha difficolta’ a giocare a destra o a sinistra”.
“Volevamo fare una grande partita e vincere, e ci siamo riusciti. Perdere una volta fa parte della vita, e noi cercheremo sempre di non farlo, ma oggi abbiamo rimediato”. Così, dai microfoni di RaiSport, l’azzurro Francesco Acerbi, oggi al centro della difesa del ct Mancini. “E’ un periodo che siamo un po’ stanchi – dice ancora Acerbi -, vedo i compagni che ce la mettono tutta ma si gioca veramente tanto. Però sono giovani, siamo un grandissimo gruppo. Lo abbiamo dimostrato all’Europeo e dopo una sconfitta., e contro il Belgio abbiamo dimostrato che anche dopo una sconfitta si va avanti perché l’Italia è forte”. A novembre ci sarà la sfida, decisiva, a Roma contro la Svizzera per le qualificazioni mondiali. “Con la Svizzera giochiamo in casa – commenta Acerbi -. Abbiamo commesso un mezzo passo falso e non è da noi, ma ora dovremo vincere come abbiamo fatto oggi contro il Belgio. Andremo in campo con la massima serenità e il massimo ottimismo”.